E’ già un po che si parla di tablet giganti in azienda: un Apple iPad pro (oltre i 12”?) di un Samsung Galaxy note Pro (anche questo oltre i 12”) e questa mattina leggo dell’ HP slate 21!!!
Tutti, teoricamente, equipaggiati con OS per device mobili ma con obiettivi diversi. Da un lato c’è questa smania da PostPC era dall’altra però mi sembrano tutti molto PC questi PostPC!

Diversi

I tre oggetti che ho menzionato hanno due usi diversi. I primi sono più orientati ad affiancare o sostituire gli UltraBook (o i MacBook Air), l’altro è un vero e proprio desktop anche se con tutte le caratteristiche di un grosso tablet.

Io stesso sono curioso di capire come saranno, è un po’ che cerco un’alternativa. Il mio MacBook è inavvicinabile sotto certi aspetti ma mi rendo conto che il 90% del lavoro che faccio quando sono in giro si potrebbe fare con un tablet. Il tablet non ha la tastiera, il multitasking o la possibilità di avere più finestre aperte contemporaneamente (E’ vero che Samsung ha funzionalità del genere ma non è paragonabile).
Ho provato ad avvicinarmi a dei tablet con la tastiera ma non ho mai avuto la possibilità di provarli seriamente prima di fare un acquisto, e quindi non ho voluto rischiare l’acquisto.

Verticalità e potenzialità

HP-Touch-21-G01Insomma, per l’uso professionale che sta nel mezzo fra navigare sul web e la stazione di lavoro con applicazioni complesse, c’è dello spazio… ma quanto?
Esistono sicuramente dei mercati verticali come, ad esempio le aule scolastiche, le postazioni di lavoro più basiche, chioschi informativi, client VDI, ecc. ma sono tutti dei verticali e non fanno il mercato.
Apple e Microsoft stanno lavorando da tempo ad una convergenza tra i loro diversi sistemi operativi e questo, forse cambierà le cose.

E comunque se il PostPC ritorna ad essere un PC evoluto allora c’è già Windows 8 con la sua interfaccia touch (sembra anche il nuovo tablet Surface sia andato molto bene come vendite durante le feste). Quello è più PC di tutti i tablet anche con tutti i problemi che ha avuto W8 e la scarsità di software.

Altri “dettagli”

Non ho poi nominato il ChromeOS. Anche in questo caso rimango stupito ogni volta che vedo i dati di vendita, è innegabile che c’è uno sforzo notevole da parte di tutta l’industria per andare oltre al classico PC e ci sono addirittura voci della prossima uscita di tablet con ChromeOS.

In ogni caso non è solo una questione di sistema operativo ma, in questo caso, anche di CPU: ARM o Intel. Guardandosi intorno, anche grazie all’introduzione del 64bit da parte di Apple, è ovvio che ARM piace di più al momento e questo è un gran bene per l’utente finale. Si sta già assistendo ad un’altra corsa stile AMD/Intel come quella che abbiamo visto negli anni passati, anche se in questo caso intel parte molto più svantaggiata che allora.

Perché è importante

Chi in un modo, chi nell’altro, stiamo tutti usando device e computer in modo diverso da qualche anno fa. I tablet stanno invadendo le aziende ma non sono ancora adatti a tutti gli scopi (probabilmente non lo saranno mai o ci vorranno anni).
Alla fine, a parte le difficoltà iniziale (BYOD, Device management, ecc.) il tablet sta guadagnando molto spazio e gli utenti chiedono sempre di più a questi device: vorrebbero il meglio dai due mondi per non dover avere a che fare con due oggetti diversi per portare avanti il proprio lavoro. Anche i dipartimenti IT cercano sempre di uniformare e consolidare le piattaforme da gestire.
Senza togliere il fatto che un tablet con un SO mobile, quando dotato di tastiera e trackpad, può essere anche usato come stazione VDI per gestire le applicazioni legacy.

E’ interessante vedere come Windows si sia “tablettizato” e Android/iOS si stiano “PCzzando”. I detachables sono il primo passo e l’evoluzione dei vari SO dovrebbe fare il resto… nel 2014 vedremo molti oggetti che vanno in questo senso ma sono convinto che la maturità la vedremo nel 2015.

Io, personalmente, non vedo l’ora di vedere questo tipo di oggetti in azione e farò di tutto per provarli. Le potenzialità sono tante e da un punto di vista aziendale possono far fare un salto di qualità riguardo all’esperienza d’uso degli utenti… e non solo.