La scorsa settimana sono stato invitato all’ IT Press Tour e uno dei meeting a cui ho partecipato è stato quello con Violin Memory e il suo executive team.
Il mio sentimento personale dopo questo incontro, durato due ore, è stato veramente strano: teoricamente potrei scrivere cose decisamente interessanti su Violin ma, in pratica, Don Basile (il CEO) mi ha lasciato con l’amaro in bocca.

Parliamo della Ferrari

Violin Memory è una startup basata nella Silicon Valley che produce storage array basati su tecnologia flash. E’ veramente ben finanziata e sta puntando ad una IPO per fine anno. In questo momento sono la startup più grande che si sta occupando di flash storage quando si parla di numero di dipendenti, di finanziatori o di partner ma nessuno sa quanti sistemi hanno venduto o quanti clienti abbiano in realtà. (In realtà, mi ricordano Pillar data systems… Vi ricordate di Pillar nel suo momento d’oro? anche i colori nero e verde me la ricordano)

Violin potrebbe essere considerata la Ferrari dell’industria dello storage: architettura eccellente, un sacco di componenti disegnati senza compromessi per ottenere il massimo in termini di prestazioni e controllo, ma anche meccanismi per ottenere la massima stabilità in ogni condizione e con ogni guidatore. In somma, l’auto che tutti vorrebbero guidare (almeno una volta). Si, certo, il prezzo è una di quelle cose che non si devono domandare… sai com’è: se lo chiedi vuol dire che non te lo puoi permettere! (Io ho provato lo stesso a chiedere ma non sono riuscito ad ottenere nessuna risposta diretta).
L’unico dato che ho (e penso l’unico che loro pubblichino, a parte gli inutili TPC) riguarda il fatto che l’hardware è in grado di sviluppare l’incredibile numero di 1 milione di IOPS (blocchi da 4K, 100% random) rimanendo sempre sotto la soglia di un millisecondo in termini di latenza.
Teoricamente una Ferrari… ma le Ferrari sono valide per guidare in autostrada, nei circuiti o nelle strade lisce di Montercalo. Come si comportano nel resto delle situazioni? Incontro clienti tutti i giorni che, loro malgrado, guidano in strade dissestate e piene di curve, piene di lavori in corso, con dei semafori e così via! (le potremmo chiamare workload reali se volete). Nessuno in Violin menziona mai workload reali… per favore, iniziate a farlo!

Ultimo, ma non ultimo, le features! A volte, le Ferrari, sono auto sportive estreme (prendo ad esempio la Enzo, praticamente una F1 con una carrozzeria): è ovvio che caratteristiche come l’aria condizionata, un GPS o la Radio non sono incluse… ma penso che, più o meno, di Enzo ce ne saranno un centinaio in tutto il mondo. Non pensate anche voi che nel 2012 uno storage, specialmente uno considerato di nuova generazione, non possa fare a meno di software features?
In realtà, Violin Memories ha ingaggiato diverse persone per lavoraci su (compressione, deduplica, integrazione VMware, etc.) ma non sono riuscito a ricevere nulla su come queste sono (o verranno) implementate!

Parliamo di Miami Vice

Vi ricordate Miami Vice? Vi ricordate Don Johnson che quida la “sua” Ferrari sulle strade di Miami? Ok, allora avete ben chiara l’immagine di Don Basile che guida la sua Violin!
Don Basile ha partecipato al meeting (parlando per un’ora e mezza!) su come Violin è il meglio, su come gli altri sono tutti sulla strada sbagliata, su come Violin è ingegnerizzato meglio, e bla bla bla… Mi è sembrato il classico venditore capace di vendere frigoriferi agli eschimesi.
Ha lasciato solo 30 minuti ai suoi colleghi per parlare della parte tecnica di Violin e abbiamo speso tutto l’incntro su due slide (una sul fatto che Violin è valido per ogni tipo di lavoro dal BigData all’HPC passando per DB e virtualizzazione e l’altra su un esploso del prodotto).
Alla fine, ci ha lasciato veramente in una strana situazione dove è stato impossibile fare domande o andare in dettaglio su prodotti e strategie.
Il mio sentimento verso Violin è diventato sempre più di fastidio e, alla fine del meeting, ho finito con l’avere l’impressione che Don Basile stesse cercando di “fregarci” come faceva Don johnson (e gli altri personaggi della serie) facevano fingendo con la gente riguardo il loro vero lavoro…

Nota finale

Probabilmente, gli array Violin Memory sono delle Ferrari ma stanno tentando di venderle come dei frigoriferi… la cosa strana è che non mi sembra che ci siano tanti eschimesi in giro!
Vorrei consigliare ad ogni potenziale acquirente di avere una demo completa e di fare delle prove reali sul campo e su ogni possibile aspetto del prodotto, almeno loro saranno nella posizione per chiederlo.
D’altra parte è chiaro che Don Basile è più focalizzato ad ammaliare investitori e acchiappare la borsa con i soldi (IPO)… Ecco, proprio una storia interessante per un remake di Miami Vice!

Disclaimer: Sono stato invitato a questo meeting da Condor Consulting Group e loro hanno pagato per il viaggio e l’alloggio. Non sono stato ricompensato in alcun modo per il mio tempo e non sono in obbligo di scrivere articoli. In ogni caso, i contenuti di questi articoli non sono concordati, rivisti o approvati dalle aziende menzionate o da altri al di fuori del team di juku.