La news è una bomba, una di quelle che fanno sobbalzare dalla sedia. Molti sonno già li a ridere e a fregarsi le mani ma altri dovranno correre presto ai ripari. Ne ho scritto proprio pochi giorni fa: L’infrastruttura è software e, a questo punto, il player più importante è (o sarà) VMWare e, sempre più al traino, EMC.

Perchè Nicira

Nicira è una startup che produce una soluzione di virtualizzazione del network molto spinta (SDN: software defined networking), in pratica ha sviluppato un protocollo, uno switch virtuale e un sistema per controllare il tutto. I primi due sono di pubblico dominio (rilasciati con una qualche licenza open source) mentre il terzo, il controller (dove c’è il vero business), ovviamente è a pagamento. Ho visto la tecnologia qualche mese fa e ne sono rimasto stordito (anche se non sono un uomo di network) e uscendo da quella riunione mi ricordo che le ipotesi su chi l’avrebbe potuta acquisire era proprio EMC.

Nicira and the network virtualization from Juku on Vimeo.

VMware ancora più leader

Tutto quanto si è scritto sul cambio di management della settimana scorsa ha ancora più senso dopo questa notizia. VMware già leader nel campo della virtualizzazione sta mettendo insieme una potenza di fuoco che non ha nessun altro. Gli ultimi pezzi aggiunti, sia dal punto di vista del cloud management (con DynamicOps) che ora dal punto di vista del networking stanno completando un disegno sempre più ambizioso: diventare il one-stop-shop dell’infrastruttura.
Con questa acquisizione sarà ancora più complicata anche la posizione di concorrenti tradizionali sul lato hypervisor come Microsoft.

Il ruolo di EMC

Manca solo un pezzo a tutto questo disegno di infrastruttura software: lo storage!
Ma non tarderà molto: EMC VMAX è già su architettura x86 (come anche VNX e Isilon) e, se non sbaglio, ne esiste già un versione Virtual Appliance… sono sicuro che prima o poi il Virtual Appliance diventerà una realtà anche dal punto di vista commerciale. Dall’altra parte è un pezzo che si parla della capacità del VMax di far girare macchine virtuali al suo interno: una specie di mainframe del terzo millennio. Certo, non sarà domani e poi non è che EMC verrà a dire a me cosa intende fare ma sono sicuro che prima o poi saranno questi gli scenari che andremo a vedere.

La partnership con CISCO

VCE non è che abbia mai brillato (in Italia è stata praticamente smantellata e affidata al distributore), forse a livello mondiale ha fatto di più ma lo sanno anche i sassi che la maggior parte degli UCS sono stati accoppiati a NetApp (FlexPod o no). Aggiungo anche che sarei curioso di vedere dei numeri sul numero di clienti e sul fatturato ma lasciamo perdere.
Ora, a parte VCE, il ruolo e il sogno di CISCO di controllare tutto il data center non può fare altro che ridimensionarsi.
Sul lato server ha fatto sicuramente una bella figura: gli UCS sono dei bei prodotti, ma CISCO non ha ancora una offerta storage sua (dovrebbe comprarsi NetApp per rimanere credibile) e comunque ormai è chiaro che il suo partner più importante è anche quello che si sta configurando come il suo maggior competitor (soprattutto nella fascia alta, dove Nicira ha concentrato i suoi sforzi).

Il cloud

La strategia di VMware viene confermata e rafforzata ulteriormente da questa acquisizione: diventare rimanere il leader dell’infrastruttura per realizzare i cloud (pubblici e privati). Il problema, secondo me, sarà per i potenziali competitor: uno su tutti OpenStack.
I componenti open source di Nicira sono al centro di molte attenzioni sul fronte Openstack (e non solo quello), ma cosa succederà adesso che quei componenti, e tutte le persone che ci sanno mettere le mani, sono controllate da VMware???
Certo, VMware si è subito detta disponibile a supportare e portare avanti lo sviluppo, anche insieme ad Openstack, ma poi voglio vedere quanto nella realtà VMware sia disposta ad aiutare potenziali concorrenti.

Nota finale

Questi sono solo i primissimi pensieri che mi sono venuti a caldo, la discussione sui social è in corso ed è decisamente interessate. Non vedo l’ora di vedere cosa succederà nei prossimi mesi.