Il Signor Michael Dell, con il supporto di un fondo di investimenti e la Microsoft (si, la Microsoft!) ha lanciato una operazione di acquisto di tutte le azioni che ci sono in borsa e quindi l’azienda diventerà presto privata. Una mossa che, probabilmente, non cambierà molto la vita dei clienti ma che darà molta più libertà al management per fare le ristrutturazioni necessarie a competere nell’era post-PC.

Post-PC

Essere il terzo produttore di PC al mondo e diventare un partner credibile nell’IT enterprise allo stesso momento non è facile, soprattutto di questi tempi.
Di PC se ne vendono sempre meno e se il tuo fatturato viene, ancora oggi, principalmente da li, non è facile distrarre risorse da dedicare ad altro. Soprattutto poi se questo “altro” è l’IT enterprise dove, oltre a non essere ancora riconosciuto come un player primario, i cicli di vendita sono molto più lunghi e complessi.
La strategia di ampliamento dell’offerta di Dell è giusta in teoria ma, purtroppo, essendo quotata in borsa difficile da attuare se c’è una crisi sempre più pressante nel mercato che ti da la maggior parte del fatturato (e degli utili): chi investe in borsa vuole solo vedere sempre risultati positivi.

Libertà d’azione

Uscendo dalla borsa Michael Dell, che rimarrà a capo della sua società, avrà mano libera e potrà portare avanti la sua strategia senza dover pensare più al singolo trimestre. Magari gli riuscirà anche di fare quello che altri non sono riusciti a fare un paio di anni fa. Poi Sarà da vedere il ruolo di Microsoft in tutta questa faccenda (ha partecipato al buyout con 2 Miliardi di $) e quanto questo impatterà nelle decisioni del board di Dell. Teoricamente è buono per entrambi proprio grazie al fatto che Dell potrebbe ricevere un trattamento di favore da parte di Microsoft nello sviluppo di tablet e altri device di nuova generazione… ma solo il tempo ci dirà se un impegno così forte di Microsoft non andrà a ledere altri interessi/partnership e ci saranno cambi di rotta.

Nota finale

L’operazione si chiuderà velocemente ma solo il tempo ci dirà se il signor Dell riuscirà di nuovo a riorganizzare la sua azienda per le nuove sfide dell’IT. L’ha già fatto una volta e non vedo perché non dovrebbe riuscirci ancora.