Questa mattina ho letto questa notizia: Vmware compra Virsto.
La notizia non è tanto per l’azienda e il suo prodotto, infatti Virsto è una soluzione abbastanza verticale e costava così tanto che ho sempre fatto fatica a giustificarne al 100% il valore. Ma la tecnologia su cui si basa è veramente geniale e ora potrà essere sfruttata al massimo.

Virsto

Di Virsto avevo già parlato: in due parole, viene installata una VM su ogni server ESXi o Hyper-V che funzionano da target iSCSI, questi intercettano le operazioni di scrittura su disco e le organizzano in un flusso di dati seriale. In questo modo si elimina l’effetto IO blender e si riesce a tirare fuori “il sangue dalle rape” dal proprio array. L’approccio è geniale ma è ovvio che è un oggetto aggiunto ad una infrastruttura complessa, l’integrazione non è perfetta e c’è il rischio concreto che, così come è implementata oggi, venga superata presto.

Ora con VMware

Vmware può integrare questa tecnologia all’interno dell’ESXi e utilizzarla non solo per eliminare l’effetto IO blender ma per fare molto di più! Infatti, per garantire la consistenza delle scritture, Virsto usa un meccanismo di Journaling che potrebbe essere utilizzato in modo molto brillante da VMware sia sul lato replica remota dei dati ma anche sulla gestione delle snapshot in modo molto più efficiente di quello attuale.
Allo stesso modo, sempre grazie a questa tecnologia, diventerà meno influente la scelta del vendor di storage sottostante delegando sempre più funzionalità allo strato hypervisor.

Nota finale

VMware diventerà sempre più una bestia a due facce: da un lato quella amica di tutti (soprattutto dei produttori di hardware), dall’altro sarà sempre più tentata di cannibalizzare parte del loro mercato per allargare il suo fatturato. Purtroppo non ci si può fare nulla e sarà un dilemma che per VMware sarà sempre più forte visto che vuole crescere… e deve farlo a spese di qualcuno.

Dal punto di vista degli utenti finali è solo un bene: se il loro amato Hypervisor avrà funzionalità più sofisticate per lo storage saranno tutti soldi che risparmiano e semplificheranno la loro infrastruttura. In fondo oggi lo storage conta per il 50% del costo di una infrastruttura virtualizzata ed è giusto che si vada a cercare di attaccare anche quella parte.

Dal punto di vista Microsoft. Non so, ma mi sembra che anche questa volta saranno quelli che ci rimettono di più. Un’azienda come Virsto l’avrebbero dovuta comprare loro (in fondo esisteva una versione del prodotto anche per Hyper-V). Immagino anche che se VMware integrerà Virsto a livello di VMKernel non ci sarà più spazio per una versione Microsoft…