Tutti quelli che in Italia hanno a che fare con il web oggi si sono accorti che il più grande ISP italiano in termini di domini e web ospitati ha avuto “qualche problema” di raggiungibilità. Qui è possibile leggere cosa è successo ufficialmente.

L’errore umano

Non è stato un fulmine, un terremoto o una alluvione a fare andare in tilt il data center ma un “errore umano”. Ovviamente non è dato sapere quale sia stato l’errore ma sembra che sia saltata la corrente elettrica e tutti i server (e relativi storage) di una Sala macchine si sono spenti. Un disastro che ha colpito migliaia, o forse, centinaia di migliaia di utenti con una ripescussione sull’immagine dell’azienda non da poco.

Era tutto previsto e prevedibile

Un down come questo ha portato danni a molti utenti, chi fa business sul web lo sa (o la scoperto oggi): perdita di transazioni commerciali, mancati ordini, utenti infastiditi e così via. Ma c’è un altra cosa, un cosa che forse, chi ha comprato questi servizi, doveva valutare con più cura: lo SLA (service level agreement).

Nei servizi di hosting di Aruba (ma anche negli altri) non c’è scritto, bello in evidenza, quale è lo SLA!!! Ok, non è nelle metriche prese in considerazione dalla maggior parte dei clienti di Aruba ma poi non ci si può lamentare se il servizio sta giù per qualche ora all’anno… chi se ne frega? è quello che hai comprato.

Solo per fare un inciso ricordo che 99,9% all’anno di uptime significa che il provider può permettersi di non dare servizio per il 0,1% del tempo… sai quanto è? sono 8,7 ore!

Devo anche ammettere che ho visitato il DC di Aruba e posso dire che, per quanto ho potuto vedere, sono messi meglio di tanti altri ISP/datacenter (o presunti tali) Italiani.

Ma tanto è: non puoi pretendere di spendere pochi spiccioli al mese ed avere un servizio impeccabile.

Però

Già, perchè c’è sempre un però. Perchè la posta elettronica ha smesso di funzionare? Quello doveva essere un servizio critico per Aruba, doveva essere in cluster, replicata e con un adeguato piano di DR… così, probabilmente non era. E qui casca l’asino!

Certo, anche qui avranno sicuramente rispettato tutti gli SLA promessi ma chi ci ha rimesso (magari dei soldi) è sempre l’utente finale. Ora poi che alcuni servizi di posta elettronica hanno valenza legale non è sano che uno strumento così critico si fermi! Ti immagini non poter consegnare i documenti di una gara d’appalto del valore di centiania di migliaia di euro perchè la mail non va????!!!! O perdere una causa perchè non hai mandato la mail entro i termini giusti???!!!

Conclusioni

Domani si saranno dimenticati tutti di questo spiacevole incidente. Spero solo che chi lavora con il web inizi a capire un po di più cosa significa dare disservizio e che si informi un po meglio su come il fornitore intende proteggere i dati e la qualità del lavoro dei propri clienti!!!