Mi sono appena collegato al servizio IaaS offerto da Microsoft Azure sfruttando il trial di 90 giorni gratuito.
Ho creato un paio di VM e sto facendo un giro fra i diversi menù. Nulla da ridire, l’interfaccia grafica è sicuramente carina: sicuramente meglio di quella di Amazon, facile da usare, con la maggior parte delle funzionalità a portata di mano e la parte di monitoring che ha veramente un bel look&feel.
Non sono in grado di aggiungere altro per ora, ma sicuramente avrò modo di parlarne più seriamente quando gli avrò dato un’occhiata un po’ più seriamente.

DraaS

La cosa che mi ha più colpito invece è stato trovare un servizio chiamato “Hyper-V recovery manager vault”, purtroppo in beta e non ancora disponibile in Italia.
Secondo alcuni articoli che ho letto in giro si tratta di un vero e proprio servizio di DRaaS (Disaster Recovery as a Service) gestibile attraverso System Center 2012 utilizzando la funzionalità di VMReplica che si trova dentro Hyper-V 2012.
Se è veramente così, e funziona, è geniale ed è proprio il modo giusto per creare quel famoso cloud ibrido (pubblico+privato) di cui tanto si parla e poco si vede!

Nota finale

Per ora non mi dilungo oltre ma il primissimo impatto è stato piacevole e spenderò sicuramente dell’altro tempo per capire di più su questa piattaforma.
In particolare la parte del DraaS è veramente brillante se si dimostra utilizzabile (in Italia c’è anche il problema della banda da superare). Soprattuto quando si parla di SMB può essere una specie di killer application in tutti quei contesti dove il DR è necessario ma non ci sono i soldi per farlo (e gli utenti di questo tipo sono tanti!).

Disclaimer: Microsoft è un cliente di Juku consulting srl. In ogni caso, i contenuti di questi articoli non sono concordati, rivisti o approvati dalle aziende menzionate o da altri al di fuori del team di juku.

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