Mi rendo conto che quanto state per leggere può sembrare un po “off topic” per questo sito ma quello che voglio trasmettere è che il cloud sta diventando una piattaforma pervasiva (anche dal punto di vista consumer) e non è possibile ignorarlo. Il cloud, se lavori nell’IT, devi conoscerlo a fondo per sfruttarlo al meglio: quello che sta succedendo nel mondo consumer (nella fruizione dei media in particolare) ha un certo parallelismo con quello che riguarda il cloud nelle aziende.

La situazione attuale

Qualche anno fa il DVD la faceva da padrone in tutte le case poi è stato superato da HD-DVD e Blu Ray. Alla fine ha vinto il Blu Ray ma è stata una vittoria di Pirro: le vendite dei lettori non brillano (fra l’altro più della metà derivate dalla playstation 3) e i formati non sono del tutto recepiti dagli utenti (la spinta verso il 3D da parte dei produttori di contenuti e televisori non aiuta e non convince i clienti).
Insomma, chi aveva un lettore DVD forse lo ha ancora (almeno per leggere i vecchi titoli… finchè sarà possibile) ma chi vuole aggiornare il suo sistema di home entertainment deve pensare a qualche cosa di nuovo e la scelta dei consumatori andrà sempre più spesso su oggetti molto diversi dal lettore di dischi ottici.

In Italia, per mille motivi che vanno dalla scarsità di banda all’ignoranza tecnologica della popolazione, il processo che sto per descrivere è in ritardo ma penso anche  inizierà ad esplodere nel breve periodo.

La prossima frontiera

I grandi distributori di contenuti mondiali (AppleAmazonNetFlixGoogleHulu, solo per citare i primi che mi vengono in mente) stanno raccogliendo nuovi clienti ogni giorno e, attraverso un semplice device da collegare alla televisione (L’appleTV è solo un esempio ma ne nascono di nuovi ogni giorno), possono prelevare contenuti di alta qualità da internet per la visione domestica.
Questi device, di solito, non hanno uno storage locale (o, se ce l’hanno, è piccolissimo) e sfruttano la banda ADSL domestica per scaricare in tempo reale i contenuti da visionare (di solito in HD e con una qualità del suono elevata).
Il solo NetFlix in USA cuba per circa un terzo di tutto il traffico Internet in downstream! E’ un numero impressionante ed in crescita costante.
Lo streaming è fatto sia per i contenuti gratuiti che per quelli noleggiati o acquistati; in quest’ultimo caso il fornitore del servizio mantiene un DB degli acquisti e non è più necessario avere copia locale dei dati (quindi non c’è più il rischio di perdere il media e neanche l’onere di fare un backup!). In più, il tutto, è fruibile dal telecomando senza neanche doversi più preoccupare di alzarsi per cercare o cambiare il DVD. 

La vera TV on demand

In molti casi siamo alla versione 1.0 ed è facile vedere anche fallimenti (un esempio è quello recente di GoogleTV) ma non c’è dubbio che la direzione è quella e che tutti stanno investendo molto per accaparrarsi una fetta di una torta gigantesca.
Anche il mercato più tradizionale, ad appannaggio ora di pochi (Sky e Mediaset in Italia) verrà attaccato presto da queste nuove tecnologie, basti solo pensare che la Major League di Baseball americana ha già fatto un accordo con Apple ed ora è possibile acquistare un abbonamento che rende fruibile tutti gli eventi della stagione, tipo SKY Calcio HD, ma molto più interattivo e con la possibilità di rivedere tutti gli eventi passati!!! 
Ma non solo lo sport, in USA, molte serie e show televisivi, vengono distribuite anche (in alcuni casi solo) via streaming: si sta realizzando la vera TV on demand, sempre!

Oltre la TV

La televisione, fra l’altro, è solo uno dei media che pian piano stanno per essere sostituiti. I servizi che ho menzionato sopra hanno mille opzioni che vanno dallo storage generico alla gestione delle fotografie e delle musica (sia acquistata o già di proprietà che in streaming)… tutto questo permetterà, nel lungo periodo, di eliminare molto dello storage casalingo che ora, in un modo o nell’altro, cresce costantemente ogni mese… e sai com’è: se ti fidi troppo del tuo HD da 2TB e non hai un backup decente è molto probabile che perderai tutto prima o poi! In ogni caso quanto pensate di poter andare avanti con i CD/DVD masterizzati? Molti utenti stanno adottando iTunes o alternative Windows/Linux per gestire i media e lo streaming casalingo, proprio nel tentativo di eliminare i DVD, per poi accorgersi che hanno solo spostato e tamponato il problema senza risolverlo! (parlo per esperienza personale)

Conclusioni

La TV generalista ha già fallito e il prossimo a morire sarà la TV tematica, potrà vincere solo la TV “tematica on demand”! Non solo i contenuti che voglio ma anche quando li voglio e dove li voglio! 
Perchè spendere 40/80 euro per un abbonamento mensile a Sky o Mediaset quando posso avere contenuti di alta qualità, che mi interessano, quando mi interessano, dove mi interessano e sul dispositivo che mi interessa in quel momento?
Insomma, l’evoluzione tecnologica sulla rete ha già superato i media tradizionali… io la mia tessera del blockbuster non la uso più da molti mesi e, parlando in giro, mi rendo conto che sono sempre meno quelli che la usano… e fra un po toccherà anche ai fornitori di abbonamenti televisivi tradizionali!

Nota finale (non consumer)

Quello che è in atto nelle case (per ora di più in quelle oltre oceano) avverrà anche da noi molto presto ma, soprattutto, avverrà nelle aziende! Non riesco più ad immaginare un’azienda (soprattutto nell’SMB) che nel 2011 non si appoggi, almeno in parte, a servizi cloud di un qualche tipo. Certo, è sempre più chiaro che il modello aziendale sarà quello Ibrido ed è proprio qui che nasce la sfida: capire cosa significa ibrido e la percentuale fra pubblico e privato che più si addice alla tua azienda.