Ok, il nostro blog ha subito un rallentamento “agostiano” ma siamo tornati dalle ferie e, proprio oggi, Fabio ha iniziato a postare il primo articolo derivato dalla sua esperienza Texana al Tech Field Day. Per quanto mi riguarda sono stato in posti poco coperti dal 3G e quindi mi sono connesso di rado e, alla fine, ho perso un po di news.
E’ incredibile quanto sia facile rimanere escluso dal flusso costante delle novità che accadano nel mondo dell’IT e quanto invece possa essere superfluo per tutto il resto: In due settimane ne sono successe di tutti i colori ma, se do un occhio alla crisi economica/politica italiana il quotidiano che ho letto due settimane fa è praticamente identico a quello di oggi!
Ieri sera mi sono ricollegato e ho spulciato tutti i miei feed per capire cosa è successo in questi giorni soffermandomi molto su Google e HP!
HP esce dal business dei PC
Questa è una di quelle notizie che fanno un sacco di rumore, soprattuto se a darla è il numero uno in questo mercato e nella parola PC comprendiamo i tablet.
L’obiettivo è chiaro e forse anche banale: i PC sono un prodotto che ha pochissimo valore aggiunto (il mio pensiero sull’hardware x86 è risaputo) e ormai il mercato è diviso in due fronti ben distinti.
Da una parte c’è Apple che produce i Mac e gli iPad: prodotti costosi, belli e di nicchia ma che la gente è disposta a pagare di più (a volte molto di più) perché, alla fine, l’esperienza d’uso è più importante di tutto il resto.
Dall’altra parte c’è “il resto del mondo”: PC tutti uguali che non hanno nessuna caratteristica particolare se non il prezzo! In questo frangente è ovvio che l’unica cosa che conta è il volume delle vendite perché i margini sono sempre più bassi. I dati parlano chiaro: il mercato è altalenante e Apple è l’unico vendor che che sta guadagnando posizioni grazie anche al successo con i tablet, per cui la scelta dei concorrenti è quella di correre dietro ad Apple (che ha molta della sua forza anche nel software, nel marchio e nei suoi fan) o scontrarsi con Cinesi e Taiwanesi sul prezzo.
IBM aveva già fatto questa scelta qualche anno fa (con successo) mollando tutto ai suoi concorrenti.
Insomma, HP non ne vuole più sapere e, dopo aver speso anche 1,2B$ per Palm (senza contare quello che è stato speso dopo l’acquisizione) ha deciso che non è più un business sostenibile. Dell, Acer, Lenovo e compagnia non possono che essere felici di questa notizia e spenderanno molte energie marketing per guadagnare clienti a scapito di quello che ormai è un ex concorrente.
Da notare anche un’altra notizia, sottovalutata da molti, ma che ha un significato importante: HP continua a comprare aziende che fanno software!
Google compra la parte mobile di Motorola
Intendiamoci, Motorola è da un pezzo che ha relativamente poco da dire nel mondo degli smartphone e dei tablet però ha una storia e la storia è importante: soprattutto se storia significa brevetti!
Motorola ha dei buoni prodotti ma, anche qui come per il discorso di HP sui PC, ha dei prodotti abbastanza banali e assolutamente confrontabili con quelli di cinesi, taiwanesi e coreani riproponendo, come al solito, la questione dei prezzi/margini bassi.
Google, dal canto suo, ha già fatto il suo “errore” hardware con il Nexus one e non penso voglia ripetere il passato col rischio, fra l’altro, di irritare i propri partner… quindi i brevetti sono tutto.
La situazione del mercato è molto semplice i big hanno capito da tempo che i brevetti sono delle miniere d’oro e hanno allestito dei team specializzati per monetizzarli il più possibile con royalties, cause milionarie o solo come mezzi coercitivi per bloccare il business dei concorrenti. Alcuni casi sono famosi e Google è quella messa peggio, soprattutto dopo aver perso i brevetti Nortel (un pozzo di brevetti) finiti nelle mani della cordata guidata da Apple!
La legislazione internazionale sui brevetti è complicatissima e più carte hai da giocare e più sarà facile attaccare o difendersi.
Note finali
Riguardo ad HP posso dire che la mossa è sicuramente interessante e sempre più in linea con il suo CEO che, ricordiamolo, ha un passato con SAP! Quindi avremo sempre di più a che fare con una HP sempre più focalizzata al solo enterprise IT: servizi, software e prodotti a valore aggiunto!
Immagino che, se l’operazione PC andrà avanti con successo, vedremo mosse simili anche per il business delle stampanti e altri prodotti consumer.
In poche parole HP sembra sempre più la copia dell’IBM mentre l’altro grande player (Oracle) ha una strategia chiaramente meno focalizzata sull’offerta di servizi: chissà, forse anche Oracle sarà costretta ad essere più attiva in questo senso nel prossimo futuro… magari comprando direttamente l’HP, anche se a me sembra un’operazione veramente difficile (per non dire impossibile).
Google ha fatto una mossa difensiva perché è sotto attacco da tutti (es.: Oracle vuole soldi per Java mentre Apple e Microsoft vogliono eliminare Android). Inoltre era necessario dar corpo ad una strategia di protezione dei partner: è facile capire che per concorrenti come Apple è molto più semplice attaccare un piccolo produttore di hardware basato su Android e fargli cessare la produzione di un prodotto per poi far valere la sua vittoria in una eventuale causa con Google.