La voce era nell’aria da un paio di giorni e questa mattina al mio risveglio sono stato inondato da news che riportavano un nuovo cambio di CEO per HP.

Uno che va…

Leo Apotheker è stato costretto a lasciare l’azienda dopo soli 11 mesi (e un bel po di soldi spesi), probabilmente le ultime mosse sono state quelle che hanno fatto accelerare la cosa: abbandonare il mercato dei PC (dove HP è ancora il numero 1 e genera profitti), l’acquisto di Autonomy (per una cifra folle) e forse anche la leggerezza con cui è stata gestita l’operazione Palm

Fra l’altro Leo veniva già da una brutta esperienza in SAP (cacciato anche li dopo meno di due anni per via dei risultati ritenuti insoddisfacenti) ma, mentre li sembrava essere il capro espiatorio per colpe di altri, qui  è stato palesemente criticato dagli utenti finali ed anche da buona parte della stampe/analisti.

…Una che viene

Io non ho mai avuto troppa ammirazione per Meg Whitman, il nuovo CEO di HP, ma il suo curriculum non è sicuramente fra i peggiori del panorama, anzi. 
E’ stata la persona che ha fatto crescere EBay  (Ammetto che io non sono mai stato un fan di quel sito e aggiungo anche che ancora oggi non ho capito, e non penso di essere il solo, cosa centrasse l’acquisto di skype!), ed è anche una gran comunicatrice. Non dimentichiamoci poi che, forse, ha i piedi un po più per terra di Apotheker e, come già dichiarato, più incline a valorizzare ciò che c’è di buono in HP (e che i clienti apprezzano): L’hardware in primis!

Nota finale

HP è una grande azienda, me l’ha ricordato l’HP Discover di quest’anno. Dal punto di vista commerciale ha una line-up di prodotti invidiabile: è il numero 1 dei server e dei PC, ha finalmente una linea di storage eccellente, servizi professionali e un HW per il networking che guadagna fette di mercato in continuazione! (tralascio ogni commento sulla parte puramente consumer e sulle stampanti che non conosco)
L’unico problema è proprio quello dell’identità e della strategia a lungo termine: la base è solida e i clienti abbastanza fedeli ma, se non smettono di cambiare CEO ogni “3×2”, alla lunga, perderanno il grip e le cose potrebbero iniziare ad andare decisamente peggio di come vanno ora. (dal mio punto di vista avrebbero dovuto tenersi Hurd, ma pazienza)
Speriamo che la Whitman sia la persona giusta e che rimanga a lungo.