Un paio di settimane fa, durante l’ITPT, ho avuto il piacere di incontrare Ctera. CTera è un’azienda israeliana che sta sviluppando una soluzione di gateway per il cloud storage indirizzata all’SMB o comunque a tutti quegli uffici remoti delle aziende più grandi. Il gateway viene affiancato ad un portale di management che è la vera ciliegina sulla torta, soprattutto per un service provider che decidesse di distribuire questo oggetto utilizzando come backend il suo cloud storage!
Due parole su CTera
Ho già detto che questa è un’azienda con base in Israele, giovane, ma aggiungo che hac una rete di distribuzione e rappresentati in giro per l’europa (Esiste anche un ufficio Italiano). L’azienda ha anche destato l’interesse di alcuni investitori statunitensi fra i quali spicca anche il nome di CISCO.
Il prodotto
In pratica il prodotto è molto semplice, si tratta di un piccolo appliance (ne esistono diversi in funzione del numero di utenti locali da supportare) che si collega ad un object storage esterno (il primo che viene in mente è Amazon S3 ma l’oggetto è compatibile con moltissimi provider e soluzione private). L’utente quindi acquista lo spazio a basso costo su internet e lo utilizza come fosse un normalissimo file server in locale.
Le funzionalità non si fermano a quelle del file server, ad esempio si possono installare degli agent sui PC aziendali per fare il backup sull’appliance (e quindi averne una copia anche sul cloud), oppure è possibile accedere ai dati anche da Tablet e smartphone (funzionalità appena aggiunta, forse un po immatura, ma sicuramente interessante).
La lista delle cose che fa l’oggetto non si ferma qui (es. ci sono anche le snapshot!) ma vi invito a guardare il video che metterò presto in linea con la demo che mi hanno fatto vedere.
L’oggetto ha un costo accessibile ma poi è necessario aggiungere il costo di eventuali licenze aggiuntive e del cloud storage, in ogni caso il valore è decisamente elevato se comparato con soluzioni totalmente on-premise.
L’interfaccia grafica, da un punto di vista utente finale, è veramente semplice da usare e svolge il suo lavoro egregiamente.
Ovviamente non è il caso di parlare di performance che comunque sono l’ultimo dei problemi in questo tipo di clienti/installazioni.
E’ utilizzabile anche in Italia
Mi spiego meglio, uno dei dubbi che di solito tutti gli utenti hanno rispetto alle soluzioni cloud è la scarsità di banda. In questo caso, l’appliance è dotato di spazio disco locale che viene usato come cache e i dati vengono spediti in remoto dopo essere stati compressi/decuplicati e crittografati. L’uso di banda è quindi contenuto e questo ne permetto l’uso anche a chi soffre di questo tipo di problemi.
Un prodotto interessante per l’ISP
I service provider locali sono molto attenti a quello che fa il leader di mercato (Amazon) e alcuni di questi hanno iniziato ad emularlo proponendo un servizio di object storage ma senza poi trovare una vera domanda dal mercato… chissà come mai!
In pratica, un oggetto come CTera, dal punto di vista del provider, giustificherebbe ampiamente una proposizione commerciale per uno “storage cloud locale”. Una contraddizione in termini ma in linea con quello che stanno chiedendo le aziende: “si il cloud, ma voglio sapere dove mettete i miei dati, e meglio se non troppo lontano da casa”.
Da un punto di vista tecnico CTera ha un prodotto da valutare in questo senso, non tanto l’appliance in se quanto il portale di management remoto, ma il problema si sposterà sul modello di vendita. In due parole chi va a vendere e spiegare gli oggetti sul territorio? Ecco il provider che troverà dei rivenditori, agenti e sarà in grado di dividere con questi operatori gli introiti (con un modello pay-as-you-go magari) sarà il vincitore. Ctera ha già un caso di successo con Swisscom in questo senso, forse sarebbe da studiare e cercare di capire come riportarlo qua da noi.
Nota finale
Il prodotto è interessante e risolve un problema concreto, certo ci fosse anche un Virtual Appliance sarebbe ancora meglio ma magari lo faranno in futuro (e forse per l’SMB non è prioritario).
Da un punto di vista delle vendite non saprei, il rivenditore medio è poco incentivato a vendere un oggetto del genere (ci guadagna troppo poco rispetto a vendere un file server o un NAS completo, relativi sistemi di backup e consulenza per le complessità introdotte). Spero che CTera trovi accordi con i provider: magari questi vendono l’oggetto affogato in un contratto a consumo e potrebbero anche trovare un sistema per remunerare piccoli rivenditori locali… chissà
Disclaimer: Sono stato invitato a questo meeting da Condor Consulting Group e loro hanno pagato per il viaggio e l’alloggio. Non sono stato ricompensato in alcun modo per il mio tempo e non sono in obbligo di scrivere articoli. In ogni caso, i contenuti di questi articoli non sono concordati, rivisti o approvati dalle aziende menzionate o da altri al di fuori del team di juku.
Molto interessanti i prodotti Ctera, noi li usiamo da circa un anno, hanno dalla loro la facilità di configurazione e la solidità della soluzione.
Una parte un po’ seccante è che non formiscano i dischi direttamente insieme allo storage ma che debbano essere ordinati separatamente HCL in mano.
Per alcuni tagli di dischi, quelli da 3TB abbiamo avuto parecchi problemi in passato a trovare i modelli in HCL.
La virtual appliance per l’ISP esiste, non c’è invece una virtual appliance da inserire sulla farm vmware del cliente.
Molto interessanti i prodotti Ctera, noi li usiamo da circa un anno, hanno dalla loro la facilità di configurazione e la solidità della soluzione.
Una parte un po’ seccante è che non formiscano i dischi direttamente insieme allo storage ma che debbano essere ordinati separatamente HCL in mano.
Per alcuni tagli di dischi, quelli da 3TB abbiamo avuto parecchi problemi in passato a trovare i modelli in HCL.
La virtual appliance per l’ISP esiste, non c’è invece una virtual appliance da inserire sulla farm vmware del cliente.
Siamo stati tra i primi in Italia ad iniziare a lavorare con Ctera. Sapevamo dei rischi che avremmo corso visto la gioventù del prodotto, ma oggi posso dire che ci abbiamo visto bene. Lacrime, sudore e sangue, ma lo sapevamo , ed oggi ne siamo fieri della scelta e di aver visto bene !
Eroghiamo la soluzione Next ICT Recovery ( backup in cloud) sia per client che per server , una soluzione in abbonamento per il cliente ( abbiamo attivato anche la rivendita attraverso altri partner) , con la logica dell’outsourcing ( progettazione, installazione, gestione , assistenza, ripristino). Con le funzionalità del prodotto abbiamo anche ideato un servizio specifico per le PMI, il backup in cloud del server gestionale : se si guasta il server, grazie a Ctera abbiamo l’immagine virtuale in Datacenter , e riavviamo il servizio del gestionale del cliente dal datacenter. In pratica è un sito di DR a basso costo.
La tipologia dei clienti che abbiamo è diversificata , ma posso affermare di avere clienti che vanno dall’agriturismo ( chi cambierebbe la cassetta secondo voi in un agriturismo ?) ad una delle PA più in auge in questo momento, per effettuare il backup dei client che sono presenti su siti differenti.
Ctera per noi quindi è un partner, e non un fornitore, quello che oggi assolutamente serve per poter erogare un servizio ai clienti. Insieme , in fiducia !
Grazie Ctera
Fabio Carminati
DBM CAP
http://www.cap.it/soluzioni/prodotti/scheda_bus_s_nextict_recovery.pdf
Fabio,
grazie per il commento, potevi risparmiarti la pubblicità al tuo prodotto/azienda. E’ scorretto.
Mi sono permesso di togliere il link alla pubblicità, almeno quello.
saluti,
Enrico
nessun problema per aver levato il link alla soluzione .
Ho solo pensato di “evidenziare” ciò che si può fare con Ctera, penso di non aver fatto nulla di scorretto, a meno che non sia una regola di questo blog.
A disposizione
Fabio
Fabio,
I commenti (sia positivi che negativi) sono sempre ben accetti ed apprezzati, la pubblicità è considerata SPAM.
Siamo stati tra i primi in Italia ad iniziare a lavorare con Ctera. Sapevamo dei rischi che avremmo corso visto la gioventù del prodotto, ma oggi posso dire che ci abbiamo visto bene. Lacrime, sudore e sangue, ma lo sapevamo , ed oggi ne siamo fieri della scelta e di aver visto bene !
Eroghiamo la soluzione Next ICT Recovery ( backup in cloud) sia per client che per server , una soluzione in abbonamento per il cliente ( abbiamo attivato anche la rivendita attraverso altri partner) , con la logica dell’outsourcing ( progettazione, installazione, gestione , assistenza, ripristino). Con le funzionalità del prodotto abbiamo anche ideato un servizio specifico per le PMI, il backup in cloud del server gestionale : se si guasta il server, grazie a Ctera abbiamo l’immagine virtuale in Datacenter , e riavviamo il servizio del gestionale del cliente dal datacenter. In pratica è un sito di DR a basso costo.
La tipologia dei clienti che abbiamo è diversificata , ma posso affermare di avere clienti che vanno dall’agriturismo ( chi cambierebbe la cassetta secondo voi in un agriturismo ?) ad una delle PA più in auge in questo momento, per effettuare il backup dei client che sono presenti su siti differenti.
Ctera per noi quindi è un partner, e non un fornitore, quello che oggi assolutamente serve per poter erogare un servizio ai clienti. Insieme , in fiducia !
Grazie Ctera
Fabio Carminati
DBM CAP
[da questo commento è stato tolto il link pubblicitario che era stato inserito]
Fabio,
grazie per il commento, potevi risparmiarti la pubblicità al tuo prodotto/azienda. E’ scorretto.
Mi sono permesso di togliere il link alla pubblicità, almeno quello.
saluti,
Enrico
nessun problema per aver levato il link alla soluzione .
Ho solo pensato di “evidenziare” ciò che si può fare con Ctera, penso di non aver fatto nulla di scorretto, a meno che non sia una regola di questo blog.
A disposizione
Fabio
Fabio,
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