Ieri HP ha fatto una serie di annunci e ha tenuto un piccolo evento in cui ha presentato diversi nuovi prodotti legati al mondo dei device mobili. Ho visto due cose interessanti.

Un mercato difficile

ProSlateFrontwPenIl mercato dei device mobili nel mondo enterprise, dal telefono al tablet, è dar poco difficile… probabilmente ancora di più di quello consumer. Apple detiene la stragrande maggioranza delle vendite ed è il brand preferito da molte aziende, non solo dagli utenti, perché viene considerato più sicuro e più gestibile. Alla fine infatti, alcune rigidità del sistema operativo iOS e la maggior sicurezza vengono valutate molto positivamente. Inoltre, nel mondo business, quando è l’azienda che ti passa il device, l’iphone o l’iPad sono spessi considerati device premium e quindi alla stregua di un benefit. Infine, anche quando l’utente è lasciato libero di scegliere, spesso si trovano situazioni dove la differenza fra il numero dei device Apple e Android è nell’ordine del 10 a 2 (a volte anche 10 a 1).
Questo, in alcuni casi estremi, sta portando addirittura ad una cessazione del supporto di Android da parte dell’azienda. (Ho parlato pochi giorni fa proprio coin un’azienda che ha 18.000 dipendenti che sta eliminando il supporto per Android).

HP e il mobile computing

HP non è il primo brand che ti viene in mente quando pensi ad Andorid, ma è una delle aziende più importanti quando si tratta di PC aziendali e portatili. Ed è ovvio che, anche se difficile, l’aziende deve avere una strategia che riguarda i tablet o comunque quei device alternativi al PC che fanno sempre più parte della nostra vita lavorativa.

All’evento di ieri, secondo me molto intelligentemente, HP ha presentato una serie di tablet specifici per mercati verticali (enterprise, education, healthcare e per usi in ambienti sfavorevoli come i cantieri) sia con sistema operativo Android che Windows. Sono stati presentati anche degli oggetti consumano, ma in questo contesto non ci interessa. Alla fine questo non cambia radicalmente le cose ma almeno il messaggio è chiaro ed anche i prodotti sono posizioni correttamente.

HP ha presentato anche dei prodotti Windows (Non Windows Mobile). Questi sono quelli che forse, nel mio caso, risultano i più interessanti. Infatti trovo sempre più interessante il concetto di detachable e Windows, l’unico sistema operativo al momento che permette di essere utilizzato un po in entrambe le situazioni: tablet o PC tradizionale con tastiera. E dico la verità, sto provando Windows 10 e lo trovo quasi accattivante (quasi da far dimenticare Window 8!).

La penna magica e il tablet da 12″

ProSlateDigitizedWritingI Tablet Pro presentati ieri, un 8 e un 12 pollici, non hanno nulla di speciale (e montano ancora Android 4.4.x, spero proprio che verranno poi aggiornati alla 5) e un design che ricorada molto HTC. Nel complesso, l’8” è carino ma è il 12” che forse può fare la differenza soprattutto con la penna.

Rimango della mia idea che un table da 12” è troppo grosso se non può essere efficacemente usato con un sistema multitask/multiwindow (attualmente disponibile solo su Samsung, che però fa veramente pena per tutto il resto). Devo però aggiungere che in questo caso specifico devo dire che HP ha trovato un’idea brillante per destare l’attenzione dei clienti: la penna!

DuetPenLa penna, un accesorio, ha due funzionalità. Da un lato è una penna per scrivere sul tablet e l’integrazione hw/sw è fatta veramente bene permettendo anche di appoggiare il resto della mano mentre si scrive (come di solito capita quando scrivi con una penna normale su un foglio). Dall’altro la penna, cambiando punta, può scrivere su un foglio e tutto quello che si scrive viene automaticamente digitalizzato su una applicazione specifica (funzione già vista in passato su un prodotto terze parti disponibile per iOS). Avere questa doppia funzionalità rende questo tablet veramente utile in alcuni casi specifici, soprattuto per uno come me che usa molto prendere appunti e disegnare schemi su carta quando sono con i clienti.

Resta il fatto comunque che portarsi dietro un tablet da 12” (che non sarà pesante, ma neanche leggero!) senza poterlo usare per tutte le proprie attività può essere un problema.

L’Ultrabook detachable che comprerei

Elitex21011G1SplitL’Elite X2 è invece una bomba. E’ uno di quei detachable che assomigliano come design al Surface 3 ma è più piccolo e con una serie di trovate che lo rendono ancora più interessante.
Intendiamoci, non è potentissimo ma è sicuramente un ottimo compagno di viaggio con una doppia batteria (una nella tastiera) e la possibilità di essere utilizzato sia come tablet che come normale PC con Windows. Ne esiste anche una versione più grande L’Envy X2, che è anche molto più potente, ma questo ha il display da 11,6” ed è più leggero. Con i suoi 8GB di RAM e fino a 512GB di disco SSD è una bomba. Ovviamente la CPU è l’ultima generazione di Intel, fanless, con tutte le caratteristiche di risparmio energetico che ti aspetteresti e una scheda grafica all’altezza della situazione.

Spero di poterlo provare al più presto… E’ molto probabile che un prodotto come l’Elite X2 di HP andrà a sostituire il mio MacBook Air.

Nota finale

Come dicevo all’inizio questo è un mercato difficilissimo e HP è nella scomoda posizione di dover sempre dimostrare di essere presente in tutti i segmenti.

Non so quanto quante aziende saranno disponibili a valutare tablet android nel prossimo futuro, ma in quel caso HP ha un prodotto e la penna potrebbe essere un differenziante interessante in certi contesti.

Dall’altro lato vedo la proposta HP molto più interessante in un mercato che le è più congeniale, infatti l’Elite X2 è veramente un bell’oggetto che potrebbe decisamente colmare quel buco che esiste fra lo smartphone e il PC che si utilizza in ufficio. Il tablet che si usa per l’80% del tempo e quella tastiera/trackpad che usi quando devi produrre velocemente certi tipi di contenuti sono decisamente attraenti per gente come me che viaggia molto, ma che quando viaggia non ha bisogno di una potenza di calcolo elevata.

[Disclaimer: Aggiungo solo che HP mi ha coinvolto recentemente in un advisory board formato da blogger dedicato proprio a queste tematiche. Non sono stato ricompensato in alcun modo per il mio tempo e non sono in obbligo di scrivere articoli. In ogni caso, i contenuti di questi articoli non sono concordati, rivisti o approvati dalle aziende menzionate o da altri al di fuori del team di juku.]