Oggi ho incontrato Dante Malagrinò, CEO e co-fondatore insieme a Marco di Benedetto, di Embrane. Ho due motivi per scrivere di lui e della sua azienda: il primo è puramente tecnico mentre il secondo è più legato all’orgoglio nazionale.

Embrane è una startup, ufficialmente ancora in stealth mode, che sta per rilasciare pubblicamente una soluzione indirizzata principalmente ai cloud service provider.
Si tratta di una architettura per virtualizzare tutto lo strato di network che va dal livello 4 al livello 7 dello stack (per semplificare potrei dire tutto ciò che riguarda QoS, load balancing, security, ecc.) in ambienti cloud, rendendo quindi l’infrastruttura molto più agile e scalabile.
Ho promesso di non parlare del prodotto nei dettagli, almeno fino a quando non sarà rilasciato pubblicamente (previsto per dicembre), ma posso assicurarvi che l’idea è decisamente accattivante.
Da un punto di vista puramente di mercato è ovvio che non è una soluzione per tutti: come dicevo, il primo mercato sarà quello dei grandi cloud provider americani ma Dante è convinto che, in futuro, sarà adottato anche da grandi aziende.

Oltre alle motivazioni di carattere professionale, quello che mi ha spinto ad incontrare Dante è anche il fatto che è un Italiano.
La sua storia è lunga, non è emigrato ieri, ma fa sempre piacere vedere un italiano che ha successo all’estero.
Aggiungo che non l’ho tediato con le classiche domande sul come e perché si è trasferito in Silicon Valley o sul perché è diventato imprenditore in quella zona del mondo… diciamo che posso immaginarlo.
Sono rimasto molto colpito da Dante, dalla sua vision e, soprattutto, da quello che mi è parsa risolutezza nel portare avanti la sua idea. Spero proprio di avere occasione di incontrarlo di nuovo in futuro.

Ho registrato anche un paio di video che pubblicherò a brevissimo (uno in italiano ed uno in inglese che contiene qualche indicazione in più sul futuro prodotto).