Non so, sarà la primavera o forse anche la sfiga sfortuna! Dopo Amazon ecco di nuovo Aruba!
Aruba è il più importante hosting/hosing service provider italiano ed è quello che ha sempre avuto i migliori prezzi, alcune volte prezzi incredibilmente convenienti e quindi sempre attraenti… questa mattina mi viene da dire che c’è un motivo sul fatto che siano “convenienti”! (ma sarebbe solo una cattiveria gratuita)
Ma cosa significa conveniente? non so se Aruba risentirà tanto di questo secondo disservizio in così poco tempo ma, secondo me, qualche cliente alla fine inizierà a farsi delle domande e a chiedersi se risparmiare qualche decina di euro all’anno è veramente così vantaggioso.
Un altro fermo come questo, che oltre all’hosting coinvolge la posta elettronica e decine di altri servizi, può far perdere tanti soldi anche all’azienda più piccola.
Aruba dovrebbe iniziare seriamente a considerare una offerta più sofisticata che possa prevedere una maggiore affidabilità, almeno come opzione per quei clienti che lo richiedono e sono in grado di capirlo.
“Reagire ad un Disastro” è un argomento che in questo periodo è molto sentito: Fukushima in Giappone, i Tornado in USA, Amazon sono sulla bocca di tutti.
Per quanto imprenditori e manager siano spesso accecati dalla continua rincorsa a spendere il meno possibile, l’IT è una risorsa fondamentale per ogni azienda e la mancanza di un piano di Business Continuity e di Disaster Recovery può compromettere seriamente il futuro dell’azienda stessa.
Quando ho scritto: “errare è umano, perseverare è diabolico” non mi riferivo ad Aruba (o almeno non solo) ma soprattutto a quegli utenti che continuano a pensare: “qui non è successo mai nulla!”
A me sembra molto strano questa cosa. Per tutte queste ore nessuno si è accorto di nulla… ma un tecnico che “dorme” li e controlla i server no? E’ ridicolo…
A me sembra molto strano questa cosa. Per tutte queste ore nessuno si è accorto di nulla… ma un tecnico che “dorme” li e controlla i server no? E’ ridicolo…
Ora non ho approfondito se lo storage di Aruba fosse “cloud”, ma sinceramente non credo. Secondo me, semplicemente, non avevano un valido D/R nè tantomeno un buon sistema di HA. Oppure non facevano i test di HA e D/R, perchè altrimenti questo blocco è inspiegabile.
Sembra assurdo, ma i locali prendono fuoco più di quanto si pensi (oppure salta l’impianto antincendio). Strani i tempi di “reattività”, evidentemente non c’è un presidio tecnico h24 oppure è tutto in outsourcing.
ciaooo
Ora non ho approfondito se lo storage di Aruba fosse “cloud”, ma sinceramente non credo. Secondo me, semplicemente, non avevano un valido D/R nè tantomeno un buon sistema di HA. Oppure non facevano i test di HA e D/R, perchè altrimenti questo blocco è inspiegabile.
Sembra assurdo, ma i locali prendono fuoco più di quanto si pensi (oppure salta l’impianto antincendio). Strani i tempi di “reattività”, evidentemente non c’è un presidio tecnico h24 oppure è tutto in outsourcing.
ciaooo
Tra 10 giorni l’utente “tipo” si sarà dimenticato del disservizio. L’utente tipo, nella sua attività quotidiana, non percepisce la differenza tra il servizio Aruba e il servizio di una server farm piu’ orientata alle aziende. Solo noi operatori ne percepiamo la differenza ma, contemporaneamnete, la omeginizziamo facendo “piu’ fatica” nel fare il nostro lavoro.
Andrea,
Concordo Che il “cliente tipo” Di Aruba SI dimenticherà… Ma non esiste solo quel tipo Di clienti e le cose cambiano in funzione delle esigenze che cambiano.
Clienti che qualche tempo fa potevano sopportare un fermo della posta o del web per molte ore (in certi casi giorni) ora non se lo possono più permettere! Questi cercheranno una alternativa forse non oggi ma sono sicuro che prima o poi lo faranno. 😉
Tra 10 giorni l’utente “tipo” si sarà dimenticato del disservizio. L’utente tipo, nella sua attività quotidiana, non percepisce la differenza tra il servizio Aruba e il servizio di una server farm piu’ orientata alle aziende. Solo noi operatori ne percepiamo la differenza ma, contemporaneamnete, la omeginizziamo facendo “piu’ fatica” nel fare il nostro lavoro.
Andrea,
Concordo Che il “cliente tipo” Di Aruba SI dimenticherà… Ma non esiste solo quel tipo Di clienti e le cose cambiano in funzione delle esigenze che cambiano.
Clienti che qualche tempo fa potevano sopportare un fermo della posta o del web per molte ore (in certi casi giorni) ora non se lo possono più permettere! Questi cercheranno una alternativa forse non oggi ma sono sicuro che prima o poi lo faranno. 😉