Lo scorso giugno ho incontrato il management di i365: un’azienda di Seagate (leader mondiale nella produzione di hard disk) specializzata in soluzioni e prodotti per il backup sul cloud proposti con il brand eVault.

Il Cloud è adesso!

Terry Cunnigham, presidente e General manager della società, è stato molto chiaro nella presentazione e ci ha spiegato quanto sono impegnati nella sostituzione di soluzione di backup tradizionali.
In effetti, i numeri di i365 sono veramente buoni: più di 32000 clienti nel mondo, un’infrastruttura importante (dal 1997, 11 DC in nord America ed Europa, 45PB di dati gestiti) ed una nuova sede europea (in Olanda).
i365 sta vedendo un importante incremento del volume dei dati che i clienti gestiscono e, allo stesso tempo, il cloud storage sta crescendo molto velocemente di ogni altro servizio cloud (5X fra il 2008 e il 2012).
L’approccio “cloud first” sta prendedno molto piede, specialmente nelle PMI, e i365 sta proponendo le sue soluzioni per un “cloud-connected” storage capace di fornire accesso ai dati ovunque.

Come funziona

i365 ha tre modelli di deploy differenti: tradizionale (LAN backup e recovery), Cloud (tutto il backup e recovery vengono fatti via internet) e ibrido (un appliance locale gestisce i backup localmente e li sincronizza su internet).
Mi è sembrato chiaro, vedendo la presentazione, che il sistema preferito da i365 è quello ibrido perché ha i vantaggi di entrambi gli approcci: velocità di trasferimento elevata perché il backup è fatto localmente, costo basso perché si sfrutta lo spazio disco cloud.

Disaster Recovery sul cloud

i365 offre anche sei servizi aggiuntivi di Disaster Recovery basato sul cloud. Il modo più facile di accedere a questo tipo di servizi è quello di richiedere un restore e farselo consegnare a casa da unn corriere espresso (entro un paio di giorni) su dischi trasportabili (o nastri). Inoltre, si può anche chiedere un servizio completo dove i365 prepara una ambiente virtualizzato, accessibile da internet via VPN, in cui viene eseguito il restore di dati e applicazioni.
I responsabili dell’azienda hanno parlato di circa 24 ore per poter ripristinare un ambiente (ipoteticamente si sta parlando di 24 ore di RTO e 24 di RPO: presumibilmente, un RPO di 24 è il massimo ma tutto dipende dalle politiche di backup in essere).
Le informazioni che ho raccolto riguardo a questo tipo di DR sono state abbastanza scarse in realtà e mi hanno lasciato molti dubbi sul fatto che questo servizio possa risolvere i problemi della maggior parte dei clienti in termini di configurazioni di rete, sicurezza e meccanismi di di accesso ai server/dati, solo per citare i primi che mi sono venuti in mente, ma i365 ha parlato di un team di consulenti specializzati e hanno anche presentato alcuni casi di studio interessanti.

Il problema della normativa

Il Backup/storage (e il DR) nel cloud è sicuramente un argomento molto interessante ma, almeno qui in europa, c’è una normativa molto restrittiva su dove è possibile far risiedere i dati e, molti stati, non permetto di spostare dati sensibili al di fuori dei confini nazionali.
i365, al momento, ha solo due DC in Europa (nessuno in Italia) e non è chiaro se o quali investimenti farà nel futuro per ampliare la presenza in altri stati. Se state pensando ad una soluzione di cloud backup fuori dai confini nazionali (o quantomeno europei) è probabile che dovrete scontrarvi con questo problema e sarete costretti ad avere differenti “politiche di posizionamento” dei dati backuppati!

Il canale

Il programma di canale di i365 (CCSP: Cloud Connected Service Provider) mi è sembrato decisamente valido. Hanno diversi livelli idi partnership che vanno dalla semplice rivendita fino ad un livello in cui il rivenditore diventa un vero e propèrio Managed services provider.
In particolare, nel caso della partnership più impegnativa, il VAR si dota di una infrastruttura propria per fare il backup dei suoi clienti mentre i365 diventa il backup del VAR!
Questo significa che un rivenditore può partire con un investimento minimo e crescere in funzione del business.
Non sono riuscito ad individuare dei partner italiani ma questo, visto anche il modello stile MSP, non significa che non ne esistano.

Nota finale

Se state valutando una soluzione di rinnovare il backup aziendale dovete sicuramente dare un occhio alle soluzioni cloud based e, specialmente se la vostra è una PMI, i 365 potrebbe essere inclusa fra le opzioni da valutare.

Disclaimer: Sono stato invitato a questo meeting da Condor Consulting Group e loro hanno pagato per il viaggio e l’alloggio. Non sono stato ricompensato in alcun modo per il mio tempo e non sono in obbligo di scrivere articoli. In ogni caso, i contenuti di questi articoli non sono concordati, rivisti o approvati dalle aziende menzionate o da altri al di fuori del team di juku.