Ieri è uscito questo rumor su alcuni siti riguardo al fatto che IBM sembrerebbe interessata a vendere la sua divisione server x86 a Lenovo. (Per chi non lo ricordasse IBM ha già venduto a Lenovo la divisione PC qualche anno addietro). Forse in futuro la M di IBM, che stava per Machines, dovrà essere rivista…

Un mercato in forte evoluzione

Non ci sono dubbi sul fatto che il mercato dei server x86 sia ormai alla frutta. Sono tutti uguali e, è un pezzo che lo dico, una scatola vale l’altra: conta solo il prezzo!
Si, ok! Esistono le eccezioni (lo scrivo solo per bloccare sul nascere qualche fan di CISCO UCS) ma sono rare, costose, di nicchia e, se non lo sono già, saranno presto sorpassate da soluzioni “software-defined” di un qualche tipo.
Il mercato si sta indirizzando su nuovi lidi: l’SMB sarà sempre più orientata al cloud e il grande cliente o il CSP vuole tanto a poco… che senso ha continuare così?
Poi, diciamocelo, per quanto tutte uguali le soluzioni x86 di IBM non sono mai state quelle più attraenti (anche solo per il prezzo più alto della media).
IBM fra l’altro, non è sicuramente posizionata al meglio fra quelli che vendono infrastruttura: lo storage lo vendono praticamente solo ai loro clienti e il networking non ce l’hanno… insomma, l’offerta è già scarsa per cui tanto vale annullarla del tutto e concertassi su altro.

Fanno bene

iStock_000015945408XSmallGià con i PC era stata fatta una mossa brillante, togliendosi di mezzo un business di serie B per concentrarsi dove c’era più ciccia!
Non di meno, IBM si terrebbe le galline dalle uova d’ora (Z e P series) dove ancora c’è margine, clientela disposta a spendere, assistenza, software e progetti da fare in continuazione (tutto quello in cui IBM riesce meglio). Senza contare che anche loro hanno fatto ingenti investimenti sulla loro proposta cloud che, per quanto non mi entusiasmi, è molto più credibile di quella di tanti altri e probabilmente adatta al cliente affezionato IBM.
Alla fine, per quanto IBM non sia l’azienda che mi sta più simpatica nel panorama IT, se la notizia si rivelasse fondata, non si potrebbe fare altro che togliersi tanto di cappello (e magari comprare un po di azioni, 😉 )

E gli altri?

HP ci ha provato in modo troppo scomposto un paio di anni fa e gli è andata male. Peccato, perchè se lo avessero fatto prima di parlare (mettendo non solo i PC ma anche le stampanti nella vendita) già oggi sarebbe un’azienda più focalizzata e con meno problemi.
Anche Dell ci sta provando (privatizzandosi per avere le mani libere) e fra l’altro deve fare in fretta visto il deterioramento repentino del mercato… dopodiché, magari, capiranno meglio che tipo di strategia dovranno avere anche nel mercato enterprise e mobile… sarà tutto meno che facile comunque.
Poi non vorrei essere nei panni di Intel: ARM è il processore del mobile e i produttori, anche per capire se possono uscire da questa palude in cui si trovano, lo stanno valutando anche per i server e i PC…

Nota finale

Il mercato dei server, come lo conosciamo oggi, potrebbe subire scossoni non da poco nei prossimi mesi. Quello dei PC è in un declino che sembra inarrestabile. La gente usa sempre più device ma sempre più diversi dal PC e non si connette più ad un server locale in azienda ma utilizza sempre più spesso servizi cloud (anche se non se ne accorge).
Si stanno chiedendo dei cicli e se ne stanno aprendo di nuovi, tutti gli attori dell’IT lo devono capire, al più presto: IT manager, rivenditori e vendor hanno tantissime nuove opportunità davanti a loro, devono solo capire che non sono molto diverse da quelle del passato. Torno a ripetermi, quelli che sono capaci a dare soluzioni per chiudere il gap che si sta creando avranno successo… per gli altri c’è poco da sperare.