Ieri sono stato a pranzo con una persona di intel e ho avuto modo di approfondire il punto di vista di una persona che lavora per il colosso americano di chip sugli aspetti legati al mobile.
Ovviamente, come capita spesso durante i momenti conviviali a questi incontri, si è parlato del più e del meno riguardo l’evoluzione dell’IT in generale e io, come al solito, ho ripetuto che i dispositivi mobili associati al cloud stanno cambiando radicalmente il modo di lavorare: PC relativamente meno potenti e tablet/smartphone che la faranno da padrone.

Quanto ho affermato è l’esatto contrario di quello che questa persona aveva mostrato poco prima in una sua presentazione istituzionale! Intel sta lavorando a CPU sempre più veloci e con caratteristiche sempre più sofisticate come, ad esempio, funzionalità di sicurezza e crittografia utili in caso di furto o perdita del notebook.

Mi sono anche spinto oltre e ho evidenziato come gli sforzi di molti player stanno andando in quella direzione: Google Chromebook è un esempio di PC poco potente e sempre connesso, Microsoft ha in cantiere una versione di Windows 8 per ARM e, altri rumors ancora, danno Apple come prossima a realizzare una linea di MacBook con CPU ARM!
Se poi alla lista di chi vuol migrare ad ARM aggiungiamo che quasi tutti i tablet e tutti gli smartphone usano un qualche tipo di CPU ARM mi sembra che sia evidente

Dal canto suo, la persona di Intel, prima ha portato avanti il messaggio aziendale fino allo spasimo poi, alla fine mi ha confessato che in borsa aveva un Galaxy Tab da 7″ (personale) che voleva configurare per usare la posta aziendale (così avrebbe potuto lasciare a casa il portatile per il 90% dei suoi viaggi)!!!

Intel è ancora debole sul fronte delle CPU per dispositivi mobili e, anche se negli anni ha sviluppato una linea di CPU a basso consumo (ATOM), la scelta continua a ricadere su ARM.

Nei prossimi anni, la vera sfida di intel, non sarà sui server o sui PC dove già ha una posizione di mercato di assoluta leadership ma proprio nel mercato dove è più debole: quello dei dispositivi mobili e in quel segmento chi può fare la voce più grossa oggi è ARM.
Aggiungo anche che ARM sta destando una certa attenzione lato server… ma questo è un altro discorso.