Lo storage è una delle componenti fondamentali di qualsiasi infrastruttura IT moderna ed è importante avere gli strumenti adeguati per poter scegliere la soluzione più vicina alle proprie esigenze.

Questo tipo di scelte sono sempre molto difficili, sia dal punto di vista del dimensionamento che dal punto di vista tecnico ma, a complicare ulteriormente le cose, ci si mettono anche i diversi vendor. Troppo spesso infatti, i fornitori sono più concentrati a sminuire il lavoro della concorrenza (FUD = fear uncertainity and doubts) invece di concentrarsi sulla migliore soluzione tecnica per il cliente. In altri casi, invece, le soluzioni proposte non sono le migliori ma quelle che commercialmente sono più facili da vendere.
Lo scopo di questa serie di articoli è quello di fornire alcune informazioni di base su quello che sta avvenendo nello sviluppo delle tecnologie che sono alla base degli storage più moderni. Una guida che può aiutare a di ridurre l’asimmetria informativa che c’è fra vendor e utente finale e ad effettuare scelte più consapevoli su storage appropriati alle esigenze della propria azienda. Ho deciso di tralasciare le informazioni di base, quali ad esempio la tipologia RAID, per concentrarci su tutte le novità che il mercato sta proponendo o che proporrà nell’immediato futuro.

In questi articoli non troverete nessuna indicazione su specifici vendor o relativi prodotti o implementazioni. Il nostro scopo è di spiegare le tecnologie che animano i prodotti più attuali e dare i primi strumenti di valutazione necessari a pesare il loro valore nel caso venissero implementati nel vostro ambiente.

La serie di articoli è divisa in due parti: la prima in cui descritto il passato (e in qualche modo il presente) e la seconda in cui si prendono in esame le nuove tecnologie e come queste vengono/verranno adottate nelle soluzioni di prossima generazione!

Ogni commento è caldamente benvenuto, Buona lettura!

Midrange o Enterprise?

Tradizionalmente, l’industria divide lo storage in tre grandi categorie: low end, midrange e high end. Per quanto questo documento sia focalizzato sullo storage di ultima generazione, dove queste divisioni perdono sempre più di valore, è giusto fare un minimo di chiarezza sul quello che il mercato ha proposto fino ad oggi.

La differenziazione che l’industria fa di questi prodotti è principalmente dovuta al posizionamento che hanno sul mercato, cercherò quindi di riassumerla nel modo più veloce possibile: I sistemi high-end sono quelli più complessi e normalmente, oltre ad avere le funzionalità più sofisticate, sono anche quelli più sicuri in termini di protezione dei dati, capacità di recovery in caso di disastro, prestazioni (anche con carichi di lavoro molto diversi fra loro) e scalabilità verticale. L’architettura di questi sistemi è molto complessa, spesso composta da diversi controller, una grande cache condivisa e un backend molto sofisticato che portano degli up-time elevatissimi.
Purtroppo l’altra faccia di tutta questa complessità si traduce in costi molto elevati sia di acquisto che di gestione non affrontabili da molte aziende: lo storage high end, infatti, trova posto prima di tutto nella gestione dei dati più critici per la grande impresa, nelle telco o negli ambienti finanziari.

Lo storage Midrange ed entry level (low end) ha caratteristiche ed architetture comuni: spesso la differenza è dovuta solo alla velocità e la capacità di espansione. Le soluzioni di questo tipo hanno costi decisamente più contenuti dei precedenti e garantiscono comunque la cosa più importante: la protezione dei dati. Infatti, fino al recente passato, gli storage midrange di vecchia generazione avevano funzionalità molto limitate (anche se ora le cose stanno cambiando radicalmente!).
Sempre più spesso, anche i grossi clienti cercano di contenere i costi affiancando questo tipo di soluzioni a quelle di classe superiore, utilizzandole poi come storage di secondo livello per gli ambienti relativamente meno critici.

Architetture tradizionali monolitiche

Le architetture dei sottosistemi tradizionali sono tutte basate su un disegno abbastanza consolidato e possono essere riassunte sinteticamente con il termine monolitiche. Infatti, per quanto i singoli prodotti possano differire su come sono state implementate le singole tecnologie, tutti i produttori hanno un disegno che può essere riassunto con uno schema molto semplice e abbastanza comune.
I sistemi midrange sono caratterizzati dall’avere due controller (ognuno con la sua cache), una serie limitata di porte di IO (sia verso i dischi nel backend che verso gli host). L’obiettivo è sempre il compromesso fra la performance e il costo, spesso a scapito della reale garanzia di poter gestire carichi di lavoro complessi in modo adeguato.

Qui è possibile trovare una breve descrizione degli storage tradizionali, mi sono concentrato su quelli di classe midrange, i più diffusi nell’azienda media italiana. nel prossimo articolo farò invece qualche accenno ai sistemi di classe superiore prima di iniziare a parlare degli storage di prossima generazione.