Parlo di tablets, un paio di giorni fa HP ci ha tenuto a dire che il Palm TouchPad è quasi pronto e sarà disponibile fra sei mesi. Ok, il classico pre-annuncio per tenere la gente sulle spine ma lo hanno fatto vedere e sembra veramente ben fatto (non tanto dal punto di vista hardware quanto da quello del sistema operativo) anche se non ci sono indicazioni di prezzo.

Ora i concorrenti iniziano ad essere diversi:

  • Apple iPad (con la seconda versione che dovrebbe vedere la luce fra un paio di mesi)
  • Google Android (i primi prodotti con la v3.0 saranno disponibili molto presto)
  • RIM Playbook (anche questo sembra che sarà disponile a breve)

La corsa è frenetica e mi sembra chiaro che il tablet computing (o come la chiama qualcuno la post-PC era) è già partita. L’anno scorso la Apple, da sola, ha venduto 15 milioni di tavolette, non oso pensare cosa succederà quando arriveranno sugli scaffali prodotti di ogni fattura, prezzo e misura!

Microsoft è l’unica che manca all’appello, è ancora impegnata sulla sua prima piattaforma decente per smartphone, riuscirà a svilupparla a sufficienza (e velocemente) il suo windows 7 mobile per adattarlo ad un tablet? Riuscirà ad attrarre sviluppatori?

Le basi di dati (e informazioni) moderne non sono più pensate per essere accedute da un singolo applicativo ma attraverso applicazioni e sistemi diversi che vanno dalla “personal device” al web; l’ho detto più volte e ne sono ogni giorno più convito: l’era del cloud computing coincide con l’era del tablet computing (o più genericamente del “personal device” computing).

Le tavolette sono distruttive per il mercato dei PC e per il software tradizionale: mano a mano che questi dispositivi matureranno e acquisteranno quote di mercato, il bacino di utenza tradizionale di Microsoft sarà sempre più a rischio.

Cosa sta facendo Microsoft per reagire? Rincorrerà quando sarà troppo tardi come nel caso degli smartphone?