La settimana scorsa sono stato ospitato ad un evento organizzato da HDS (magari se ho un po di tempo tradurrò l’articolo che ho già scritto sulla giornata). HDS sta investendo pesantemente su una strategia che oltre allo storage più tradizionale guarda oltre e sta offrendo soluzioni che reputo particolarmente interessanti. Non per tutti, ma interessanti (ovviamente non sono i soli e l’argomento è più che attuale, qui un report che ho scritto poco tempo fa). Sempre la settimana scorsa NetApp ha presentato un aggiornamento dei suoi controller FAS di fascia media (la serie 3000): più veloci, più ram, più cache, ecc., ecc. insomma, la solita roba e non merita nessun approfondimento.

L’evoluzione della domanda

Il mondo dello storage è in continua evoluzione ma, soprattutto, quello che è in evoluzione è l’aumento e la diversificazione della domanda. Da questo punto di vista l’azienda NetApp ha reagito in modo brillante e negli ultimi anni ha acquisito diverse aziende (Bycast riguardo all’object storage e LSI per lo storage a blocchi senza fronzoli sono solo due esempi). Non solo NetApp, tutti i vendor principali stanno allargando il loro portafoglio di prodotti e lo stanno facendo proprio per dare una risposta puntuale alle richieste che vengono dai clienti. Forse, in questo senso, EMC è quella che ha saputo meglio di tutti interpretare queste esigenze e, in effetti, se andiamo a vedere i risultati dell’azienda molti dei suoi successi non derivano più dai prodotti più blasonati ma da quelli più innovativi e verticali (Isilon e Data domain, possone essere già due esempi calzanti senza andare a scomodare RSA o VMware).

L’incapacità di esecuzione

Altri vendor sono visibilmente in affanno invece. Questi hanno fatto importanti acquisizioni, anche di recente, ma poi non riescono a trasformare la loro strategia in fatti concreti. HP e Dell sono forse gli esempi più calzanti, la linea di prodotti è interessante ma poi falliscono nell’esecuzione, e quindi nei risultati (lo dicono i dati di vendita), per un evidente mancanza di cultura specifica. Io stesso, parlando con rivenditori e professionisti che collaborano con queste aziende, ho notato che il messaggio originario è passato distorto e incompleto e manca la confidenza necessaria a proporre soluzioni diverse e innovative. Poi anche la crisi spesso smorza molti entusiasmi, ma questo lo potrei classificare come un altro discorso.

Tornando a NetApp

NetApp è nel mezzo. I risultati tengono ancora grazie alla vendita del suo prodotto storico (o comunque tutto quello che è legato a Ontap), ma è altrettanto vero che non sono riusciti a portare risultati concreti su tutto il resto. Certo, è più facile vendere quello che si conosce ma reputo insensato non andare alla ricerca di nuove opportunità per risolvere problemi sconosciuti ai più fino a poco tempo fa.
Io stesso, nel mio lavoro di tutti i giorni, ricevo richieste che sono specificamente indirizzabili con soluzioni alternative (e migliori) di quelle tradizionali ma poi, quando vado a fare l’analisi dei potenziali fornitori vedo un rischio concreto nell’affidarsi a chi teoricamente ha il prodotto ma non sarebbe in grado di supportarti in nessuna fase del progetto.
NetApp brilla particolarmente (in senso negativo) sotto questo aspetto, e non mi riferisco solo all’Italia. NetApp è sempre stata pessima nel gestire le sue acquisizioni, quasi al limite del ridicolo, ma quanto potrà durare? Un esempio eclatante lo porta proprio Bycast (StorageGRID), la pagina web del prodotto è praticamente inutile, del suo sviluppo si sono perse le tracce (molti rumors, pochi fatti) e la forza vendita si guarda bene dal proporlo. bah!
Prima di essere acquisita Bycast era considerata come una soluzione interessante, ma ora? con tutto quello che sta succedendo nel mercato dell’object storage (partendo proprio da Amazon S3) non avrei il coraggio di andare su un prodotto in cui la NetApp stessa non ha capito e non sta spingendo.

Nota finale

Ho usato NetApp solo per fare un esempio, non era mio obiettivo sparare a 0 su di loro ed esempi simili sono riscontrabili nella maggioranza dei vendor. E’ comunque chiaro che anche loro hanno bisogno di darsi una smossa (come dovrebbero fare altri competitor peraltro). Le opportunità che si stanno presentando sono molto interessanti e potrebbero essere affrontate in modo molto brillante con poco sforzo, purtroppo invece vedo sempre più spesso un “pressapochismo” diffuso. Questo approccio è rischioso sia per l’utente finale, che magari si fida dei vendor e alla fine si ritroverà con infrastrutture inadeguate, ma anche per i vendor stessi (e tutto il canale di vendita) che appiattendo sempre più il proprio messaggio si ritroveranno presto in una condizione in cui il loro valore sarà nullo

Disclaimer: Ho scritto recentemente un paper sull’object storage scaricabile dal sito Jukuconsulting.com sponsorizzato da Scality (azienda che ha un prodotto di object storage). Una delle aziende per cui lavoro è partner di Dell e NetApp. HDS ha pagato il mio viaggio al loro evento ma non ho nessun obbligo verso di loro.