Non c’è dubbio che NetApp sta vivendo un momento molto positivo della sua storia.
Buone idee e strategie, esecuzione eccellente e una buona politica di acquisizioni stanno portando i loro frutti.

i numeri

I numeri parlano chiaro e c’è poco da aggiungere: +30% di crescita nel fatturato anno su anno! Analisti e investitori sono entusiasti dei risultati finanziari: (il +3,61% in borsa di ieri sera ne è una prova.
I prodotti Engenio, fra l’altro, stanno allargando le possibilità di offerta per la forza vendita e il fatturato derivato dagli accordi OEM.

C’è un’ombra in tutto questo, ed è la nuova strategia di attacco di EMC con i relativi prodotti VNX appena rilasciati. Ma è vero anche che il mercato ci metterà un po’ prima di reagire a queste novità e EMC deve anche lavorare per non perdere la base installata che Dell gli aveva procurato!

Sono anche sicuro che le reazioni di tutti gli altri competitor non si faranno attendere: molti di questi stanno affilando le armi dopo una campagna di acquisizioni molto interessanti (durante il 2010 – es. qui e qui) che deve ancora dare i suoi frutti. Anche sul versante stack tecnologici, non avendo una sua piattaforma di blade ma dovendo basare l’offerta su FlexPod (frutto di un accordo con CISCO), esistono potenziali rischi sulla capacità di mantenere questi livelli di crescita. 

le persone

Più che le persone in generale, chi sta facendo la differenza in questo momento è Tom Georgens (il CEO). E’ lui che sta dirigendo la compagnia verso nuovi lidi (le acquisizionigli accordi per allargare l’offerta solo per fare due esempi). Ha imposto una linea precisa, semplice e molto chiara.
Da un certo punto di vista sembra quasi che, mentre EMC sta cercando di inseguire NetApp riguardo ai prodotti, NetApp sta cercando di maturare ed imparare dalla storia di EMC riguardo a come diventare un’azienda più sofisticata e competitiva in diversi mercati.
La grande sfida dei prossimi anni per NetApp sarà proprio questa, riuscirà a emulare il successo di EMC? Molte delle fortune di EMC sono derivate da acquisizioni importanti (VMware e i Clariion su tutte) e dalla capacità di monetizzarle velocemente ma, al contrario, nel passato, NetApp ha spesso buttato via soldi o non è mai riuscita a integrare degnamente e velocemente i suoi investimenti.

i prodotti

Il successo di una azienda come questa è basato anche sui prodotti, non parlo tanto degli storage ma di tutto quello che ci gira intorno e dentro. Negli anni, NetApp, è riuscita a costruire un ecosistema decisamente interessante e ad incatenare incantare i propri utenti con tool che risolvono problemi e che semplificano la vita degli amministratori riducendo il TCO. Funzionalità come le snapshot o gli Snapmanager, ora, si trovano su molti array dell’ultima generazione. Netapp è stata fra i primi, ha referenze importanti e utenti entusiasti ma ora il gap è diminuito (in alcuni casi annullato) e, in certi casi, è stata superata proprio sul lato dell’innovazione, quindi ogni trattativa sarà più dura e i margini saranno destinati ad essere rosicchiati dalla competizione.

Sicuramente, NetApp non è in assoluto il miglior sistema di storage sul mercato in termini di performance, efficienza e, forse, neanche di semplicità (nessuno lo è) ma questo, alla fine, potrebbe essere anche un vantaggio: non è eccellente, ma è uno storage “good enough” per la maggioranza degli usi di cui un’azienda può aver bisogno e il fatto che sia unified (multiprotocollo) garantisce una libertà di scelta e di evoluzione importante.

riassumendo

In un momento in cui il mercato storage sta continuando a crescere in modo vertiginoso, NetApp ha assunto la posizione del leader e soprattutto sta crescendo di più del suo diretto concorrente (EMC).
Potenzialmente, nel breve periodo, le cose continueranno in questa maniera ma in NetApp spero sappiano che queste cose non durano in eterno e da adesso in poi sta tutto in loro capire come maturare e mantenere questi standard. Georgens ha fatto alcuni passi e sembrano andare nella giusta direzione, poi però saranno solo il mercato, la competition e la capacità di esecuzione dell’azienda che ci faranno capire se sono stati veramente quelli giusti.

N.B.: Cinetica, l’azienda per cui lavoro, è un VAR NetApp e Dell ma tutte le opinioni espresse in questo blog sono le mie personali.