Sono un utente Dropbox da più di tre anni: prima con la versione free, poi con quella a pagamento e infine con la versione “for teams”. Ora ho un TB di spazio a disposizione, di cui circa 200GB usati effettivamente, ma soli 4GB condivisi con altri. Fra pochi giorni scade l’abbonamento e, anche se sono un utente soddisfatto, sto valutando alternative. Non so ancora cosa sceglierò ma è chiaro che l’offerta si è ampliata tantissimo, soprattutto nell’ultimo anno: sarebbe un peccato non cogliere l’occasione per dare un’occhiata in giro.

Qualche giorno fa ho letto anche un articolo che avrebbe dovuto darmi un idea più chiara dell’offerta disponibile ma, in realtà, questo tipo di servizi sono estremamente legati all’esperienza d’uso più che alle singole funzionalità e qui Dropbox è sempre stato eccellente… e questa rimane la cosa più difficile da verificare in anticipo.

Sync&share e backup

In ogni caso non potrei più stare senza. Ho un Mac a casa, il portatile, uno smartphone (iOS) e un tablet (Android). Condivido documenti e progetti con diverse persone e ovviamente alcuni non usano il Mac per lavorare. Senza uno strumento di questo tipo sarebbe tutto più complicato: anche quando sei nello stesso ufficio è più facile condividere un file che copiarlo su una chiavetta USB.

Inoltre, un altro aspetto fondamentale di questo tipo di servizi è il backup. Io faccio un backup locale di tutti i miei computer (time machine e un disco esterno aiutano molto in questo) ma è ovvio che, avendo tutto anche sul cloud, ottengo un doppio backup in automatico. In pratica posso perdere il computer e il suo backup locale e avere ancora accesso immediato ai miei dati da un’altro device o da un computer nuovo!
Insomma, una bella assicurazione anche in caso di eventuali disastri.

200GB and counting

Ho superato da poco i 200GB di dati salvati, stavo anche pensando di aggiungere altri dati che ho, e questo potrebbe portare il valore a 300GB. In fondo non c’è più motivo per mantenere tutto localmente su CD, DVD o altri media. La funzionalità di Sync selettivo mi permette di sincronizzare solo le cose utili sui diversi computer e ogni media è destinato a diventare obsoleto e non utilizzabile nel giro di pochi anni: mi è rimasto solo il desktop con il lettore DVD e presto non ci sarà più neanche quello, senza considerare che i DVD masterizzati hanno una vita utile di pochi anni e anche le chiavette USB le uso sempre meno.

TCO del cloud (personale)

Si potrebbe scrivere un post solo su questo punto. Se uno fa il conto di quanto costa un disco rigido locale è ovvio che un servizio di cloud storage è molto più costoso e, magari, lento. Ma se poi aggiungiamo i servizi di backup, il versioning, le funzionalità di sync&share e tutti gli altri servizi aggiuntivi (ad esempio Google drive fa l’OCR dei documenti scansionati!) penso che la bilancia costi/benefici propenda tutta dalla parte del cloud. Addirittura ci sono alcuni cloud storage che ti permettono di far streaming personale dei tuoi contenuti multimediali (film e musica) su tutti i tuoi device!

Certo, se uno è un utente “basic” e non è interessato a tutti gli altri servizi a disposizione anche i servizi più economici sono difficilmente giustificabili a meno di casi particolari come quelli di cui ho parlato recentemente (mi riferisco a Symform e Bitcasa ad esempio).

Il problema sarà migrare

Proprio così, come capita spesso in questi casi il problema sarà l’eventuale migrazione. Infatti, fare l’upload di 200GB e poi il sync sull’altro computer, con linee ADSL, sarà una tragedia. Soprattutto l’upload. A casa ho 1Mbit/sec in upload… da condividere con il resto del traffico che faccio tutti i giorni e gli eventuali update dei file già sincronizzati. Insomma ci vorranno settimane.
Facendo qualche piccola ricerca ho tovato dei tool, rudimentali, che dovrebbero permettere di copiare da cloud a cloud, e quindi senza passare per il proprio PC nella fase di upload, ma non so se fidarmi e poi sono a pagamento.

Nota finale

Di solito, quando ci si infila in questo tipo di valutazioni, si perde un sacco di tempo e si rischia di rimanere con quello che si ha solo perché ad un certo punto ci si stufa di cercare, ma spero che non sia questo il caso: il mio obiettivo è quello di capire se si può risparmiare qualche centinaio di euro e ottenere un servizio paragonabile.

Al momento sto valutando due servizi con più attenzione di altri: Sky Drive di Microsoft e Google Drive. Sono economici e hanno tutte le funzionalità che mi servono. Entrambi sono decisamente interessanti sulla carta ma al momento Google drive è quello che mi ispira di più anche solo perché è integrato con tutti gli altri servizi di Google che già uso. Certo che, mano a mano che i big si mettono a fare questo lavoro, diventerà sempre più difficile per i piccoli competere sul prezzo e dovranno dimostrare di poter mantenere una certa leadership in termini di funzionalità ed esperienza d’uso… E anche qui non sarà come dirlo.

Se volete sapere come va a finire dovrete aspettare qualche giorno, questa sera inizio con Google drive… poi vedrò.