Durante il VMWorld della scorsa settimana ho fatto una chiacchierata con un amico riguardo VMware e OpenStack in ambito enterprise.
Ad un certo punto lui ha tirato fuori questo video che ora condivido con voi qui sotto.
Prima di cliccare play voglio farvi notare due cose:
1) notate il ruolo aziendale che ha la persona che tiene lo speech.
2) Il CIO (o It manager o padrone o che comunque comanda) della vostra azienda quanto credito sarebbe disposto a dare ad uno che si presenta in questo modo (intendo da un punto di vista stilistico).
Ora, a parte i contenuti del progetto che vengono presentati nel video, mi sembra chiaro che questo signore ha un grande credito in azienda (ed è probabile che se lo merita tutto!!!) ma, allo stesso tempo, nell’azienda italiana media mi è capitato molto di rado di trovare personaggi come questo a cui siano stati assegnati progetti di una certa importanza… e a voi???
L’obiettivo di questo articolo non è di far polemica con Openstack ma è ovvio che, anche se potrebbe sembrare contraddittorio con quanto ho scritto qualche settimana fa, Openstack deve maturare molto.
Da un lato c’è un interesse altissimo per questo framework ma dall’altro c’è molto da lavorare (troppo???) ogni volta che lo si vorrebbe implementare in produzione…
PS: ora andate a guardare il video e poi ditemi se quello che ha fatto lui non lo si poteva fare con un prodotto commerciale già disponibile da anni… (non vi dico il l nome del prodotto però 🙂
PPS: Il cloud computing sarà uno degli argomenti più forti della giornata al Juku Unplugged. Manca poco tempo! troverai tutte le info sull’evento qui e puoi iscriverti qui. ti aspettiamo.
Forse le aziende dovrebbero fidarsi di più di gente un po’ eclettica e stravagante e meno dei pinguini in giacca e cravatta che purtroppo piacciono ancora tanto…
Inoltre l’innovazione, imho, si ottiene risolvendo i problemi in casa e non andando ad acquistare il prodotto boxato di turno. Purtroppo però l’italiano medio è pigro e preferisce la via facile.
Manuel,
grazie per il commento.
Sulla prima parte del discorso ti seguo al 100%.
Sulla seconda è più difficile perchè sono necessarie risorse (comprese le persone) che sono difficili da reperire e che costano.
Molto spesso è più facile cercare qualche cosa di già fatto (e funzionante) sul mercato che re-inventare la ruota. 😉
E
Bravo Enrico! bel pezzo…mia nonna avrebbe detto “chi l’è quel drugà??”
Ciaooo
M.
p.s. mentre il capellone parlava, io ero in platea
Grazie!
vieni a fare un salto all’unplugged di Miano?
magari ci scappa una bella chiacchierata…. 😉
ciao,
E
Solo se c’è da mangiare gratis e mi fai fare un’intervento di un’ora su Openstack 🙂
Prometto di raparmi la testa come il tizio del video…così le nonne son tranquille!
da mangiare è gratis.
L’intervento di un ora no, ma c’è sempre spazio per parlare e confrontarsi. 😀