La settimana scorsa ho incontrato un’azienda interessante. Si chiama Outpace.io e sta portando avanti lo sviluppo di AoE (Ata over Ethernet) con una serie di soluzioni un po fuori dal tradizionale, ma interessanti.
Dopo l’implosione di Coraid, AoE sembrava finito. Ma, per farla breve, Outpace.io ha ereditato la maggior parte delle attività di supporto ai clienti, ha supportato la comunità (AoE è 100% open source) e sta portando avanti lo sviluppo di nuovi prodotti basati su questa tecnologia.
Il fallimento di AoE
Non questionerò le qualità di AoE. E’ semplicemente stato un fallimento.
Ha fallito perché non interessava a nessuno di supportare un nuovo protocollo dopo tutto quello che è stato investito per anni in tutt’altra direzione (mi riferisco ad hardware e software vendor).
Coraid in particolare era riuscita a convincere un po di clienti, ma la sua visione di protocollo end-to-end era troppo drastica. Outpace.io ha avuto invece un’idea diversa e più furba: AoE usato solo per il backend di infrastrutture storage di grandi dimensioni.
AoE per il backend
Outpace è un’azienda giovane ed è partita da una cosa semplice: un appliance ZFS che può scalare fino a 16 nodi (active/passive). Ma nella roadmap ci sono anche un appliance con Windows Server (per configurazioni molto grandi con SMB 3.0) e Ceph.
Ceph e AoE
In particolare Ceph sembra essere una cosa interessante. Parte di Ceph (l’OSD) viene scaricato direttamente allo storage nel backend, rendendo la configurazione del cluster molto più granulare ed agile.
Non una cosa per tutti ovviamente, e che implica l’uso di hardware specifico, ma comunque interessante da valutare.
Nota finale
Per quanto AoE rimanga una nicchia e investirci sopra può essere un rischio, l’utilizzo di questo protocollo e prodotti specifici per organizzare il backend di infrastrutture storage di grandi dimensioni può avere senso e può aiutare a semplificare sia la topologia che la configurazione del back-end. Rimane sempre poi da capire il TCO ma, a detta di Oupace.io, il costo di acquisto è molto competitivo…
Ciao Enrico,
innanzitutto grazie per i tuoi continui updates (sia in italiano che inglese) che fanno di questo blog una delle mie finestre preferenziali sul mondo dello storage.
Detto cio’, riguardo la soluzione di Outpace, il primo pensiero e’ stato “too little too late”..
non nego che AoE di Coraid all’epoca mi sia sembrato una soluzione percorribile in certi ambienti in cui FC (e l’allora poco blasonato iSCSI) simplicemente erano troppo esosi nel rapporto $/GB ma ora direi che e’ fuori tempo massimo anche se “relegato” al backend.
Poi a dirtela tutta lo trovo strategicamente sbagliato come scelta tecnologica io avrei scelto RoCe (ma si sa che dalla sedia noi italiani siamo tutti allenatori 😉
Giusto per riallaciarmi al tuo articolo sul scale-out, che ritengo assolutamente in linea con la mia visione delle cose, c’e’ un solco che ormai appare ben tracciato anzi per dirla con uno dei leitmotiv del periodo..hypertracciato!
Quindi a che pro un altro protocollo su eth quando finalmente ci siamo quasi liberati di cose come FCoE, IB (sig) a favore di RDMA over ethernet?
no non credo che AoE abbia piu’ grande appeal neanche in salsa Ceph, che per altro puo’ girare su RoCE , quando quest’ultimo ha dalla sua supporto per il nuvo SMB direct di Microsoft , iSCSI, ma sopratutto la fruibilita’ del NVMe over fabrics dal giorno zero. Credo che moltissimi degli hot players , ma forse tu sei gia’ piu’ addentro nelle roadmaps di me’, da “startups” come Nutanix,Simplivity sino alla “vecchia” Emc passando per VMWare, stiano gia’ valutando il prossimo passo in cui NVMe over fabrics sostituira’ gli SSD nelle loro soluzioni hyper o non hyper come hot tier e questi sostituiranno le maccaniche per quello capacitivo relegando queste a cold tier e basta.
Che dici vaneggio ? =)
Saluti, Antonio
p.s. grazie di continuare a mantenere la parte in italiano che trovo come dire rinfrancante come un focolare di casa: per l’amor del cielo l’inglese e’ d’obbligo ma fa piacere scrivere anche in italiano eh !
Antonio,
grazie per il commento e le belle parole.
Anche io sono dubbioso su AoE. Come ho scritto nell’articolo, l’unico vantaggio che vedo è per il backend proprio per la sua estrema semplicità nella topologia. Si parla di infrastrutture grandi comunque. Come poi ho detto nell’articolo il TCA/TCO è tutto da vedere comunque… rimane un prodotto di nicchia.
Il mercato va comunque verso altre direzioni questo è certo, devo proprio scrivere un articolo su una startup che ha già un prodotto NVMe over fabric nei prossimi giorni… 😉
Figurati..parole meritate sinceramente.
Quanto a questa startup sono mooltoo curiuso perche’ per quello che e’ la mia percezione NVMe over fabric sara’ il fattore killer per l’adozione anche ai piani medio/bassi di tutte le soluzioni scale-out / hyperconvergenti..non c’e’ array “canonico” pure AFA che tenga se davvero NVMe/RoCE manterrano le promesse. Di recente ho avuto abbastanza a che fare con Nutanix e Simplivity e pensare a queste con un tier in piu’ NVMe beh le farebbe schizzare in cima alla mia personale lista suggerimenti se dovessi consigliare ai clienti un refresh della loro infrastruttura, che tipicamente vede Dell/HP lato server ed EMC 3PAR ed un po’ di Dell sullo storage. Anche VMware con le nuove feature VSAN della beta +NVMe farebbe un bel salto in classifica.
Beh staremo a vedere.
Grazie ancora ed attendo l’articolo!