PernixData è una startup, fondata da due ex dipendenti di VMware, che è uscita dallo “stealth mode” pochi giorni fa. L’azienda sta lavorando ad una soluzione storage SSD per VMware.

L’idea è semplice e brillante allo stesso tempo: spostare le memorie flash (SSDs) all’interno dei server x86 del cluster VMware e usarle come una grande cache distribuita (R/W), in pratica una “cache area network”. Questo approccio ha molti potenziali vantaggi in termini di minori latenze (decine di microsecondi invece di circa un millisecondo), più IOPS (decine di migliaia di IO gestite da ogni server) e costi più bassi (oggi si può acquistare una scheda flash da 1TB per circa 4500€).
diagram_big3In realtà questa non è una vera notizia, altri vendor stanno lavorando sulla stessa idea (ad esempio Dell sta sviluppando una soluzione con l’acquisita RNA Networks e EMC, nella roadmap della sua VFcache, va nella stessa direzione). La differenza qui è che questo è il primo (vero) prodotto che lo fa indipendentemente dall’array (o da chi produce le flash) e con tutte quelle caratteristiche che ti potresti aspettare da un prodotto enterprise.
Al momento le informazioni sul sito web sono scarse, ma è una soluzione che già mi piace: primo perché sul loro sito non si menziona mai “software defined storage” e poi perché stanno facendo qualche cosa di potenzialmente distruttivo.

Nota finale

E’ presto per dire se PernixData avrà successo ma l’idea ha un gran potenziale e stanno facendo una cosa che agli utenti piacerà tantissimo.

E’ presto anche per indicare se la “cache area network” è un nuovo segmento di mercato o solo una feature… ma sono sicuro che in futuro vedremo molte soluzioni simili (ad esempio, Virsto ha presentato pochi mesi fa un proof of concept con il loro software e schede flash sui server!).