Screen-Shot-2015-01-21-at-12.25.10-PMLa settimana scorsa, dopo tanto tempo, ho incontrato NexGen storage. Un’azienda che ha vissuto una vita abbastanza turbolenta negli ultimi tre anni, acquisita e ceduta più volte, ma che ora sembra essere tornata indipendente e libera di sviluppare il proprio prodotto e di proporlo al mercato.

Il prodotto

NexGen produce uno storage appliance particolare che ha un paio di aspetti interessanti quando paragonato con la concorrenza. Si tratta di uno storage ibrido (flash+HDD) orientato al mercato SMB (SMB americano per intenderci, quindi molto più allineato alla nostra azienda media).

Da un lato salta all’occhio un aspetto architetturale. Infatti, lo stortage NexGen utilizza schede PCIe SSD come primo tier (più veloci, in grado di fornire più IO a latenza più bassa dei normali dischi SSD). Una scelta che è stata alla base del prodotto sin dall’inizio e che lo mette in un’ottima posizione anche per un futuro passaggio a NVMe.
Il sistema, a doppio controller, può essere configurato con un numero di schede PCIe e di HDD in modo da fornire un adeguato rapporto $/GB e $/IOPS.

Dall’altro lato c’è la funzionalità QoS. Funzionalità più unica che rara per uno storage orientato a questo tipo di mercato. Il QoS (Quality of Service) infatti permette di prioritizzare alcuni workload a discapito di altri e dare quindi il giusto peso a chi lo merita. In pratica, se sullo stesso sistema insistono diverse applicazioni (ERP, File server, Mail, web server,… ) è possibile indicare chi deve ricevere la massima attenzione quando le risorse iniziano ad essere scarse, oppure chi deve essere sempre servito per primo e meglio. Insomma un bel sistema per eliminare problemi di performance o di famosi “noisy neighbours”

Il QoS e l’azienda SMB

iStock_000012753624XSmallNexGen ha implementato il QoS in modo che sia particolarmente semplice da usare (ci sono 5 livelli in totale) e, una volta definito il profilo che si considera adeguato il sistema inizia immediatamente ad adattarsi.

Non è il miglior sistema sul mercato e neanche quello più sofisticato ma, probabilmente, è quello che si addice di più alle aziende a cui il prodotto si propone.

C’è anche da dire che questa è una funzionalità rara e che spesso non viene capita ma che, se usata correttametne, può far risparmiare un gran bel po di soldi eliminando l’over-provisioning che si fa di solito…

In particolare, grazie anche ad una gestione oculata dei VVOL di Vmware, ora è possibile avere questa funzionalità disponibile sulle specifiche VM!

Nota finale

Purtroppo questo prodotto non è ancora disponibile in Italia. Questa, come al solito, può essere vista come una opportunità (sia per un potenziale rivenditore che per un potenziale acquirente) oppure come qualche cosa per il futuro… ma io spero sempre che qualcuno guardi più alla prima che alla seconda, ;).

Il mercato è pieno di soluzioni, molte delle quali sono decisamente poco differenziate fra di loro. Questa ha invece delle caratteristiche particolari e un potenziale che, specialmente nel nostro mercato, potrebbe avere qualche cosa di interessante da dire… comunque da tenere d’occhio!

Disclaimer: Sono stato invitato a questo meeting da Condor Consulting Group e loro hanno pagato per il viaggio e l’alloggio. Non sono stato ricompensato in alcun modo per il mio tempo e non sono in obbligo di scrivere articoli. In ogni caso, i contenuti di questi articoli non sono concordati, rivisti o approvati dalle aziende menzionate o da altri al di fuori del team di juku.