Qualche giorno fa ho ricevuto un SanDisk Extreme 500. Me lo hanno dato per farci una prova, ma io non faccio vere e proprie prove… quello che faccio, al massimo, è raccontare la mia esperienza d’uso. Che poi, diciamoci la verità, è l’unica cosa che conta visto che quando si comprano prodotti di questo tipo la differenza sono più i risultati pratici che i dati di targa.
Tutti dovrebbero usare dischi SSD
Nel 2015 non c’è motivo per comprare ancora un disco rigino in nessun tipo di device domestico. I device mobili sono tutti con memoria Flash, i portatili lo stanno diventando e i PC dovrebbero esserlo. Certo, possiamo ancora disquisire sul fatto che se hai bisogno di molto spazio e poche prestazioni (come il NAS esterno dove tieni i film?). Ok… ma per tutto il resto il rapporto €/GB è ormai alla portata di tutti mentre il fatto che ogni accesso al disco è tremendamente più veloce rendo l’esperienza d’uso impagabile!
Come tutte le cose, se non l’hai provato non lo sai, ma se lo provi non riesci a farne più a meno… e se ti capita ti sembra di tornare all’età della pietra.
Spesso consiglio agli amici che si lamentano dei loro PC lenti, anche quelli con PC vecchi, di acquistare un disco SSD come primo intervento (male che vada lo recuperano nel prossimo PC). Già questo, di solito, e se non ci sono esigenze particolari, allunga la vita del PC di un bel po.
Il SanDisk Extreme 500
Io ho avuto modo di provare il modello da 240GB (Su Amazon si trova nell’ordine di €140-150), ma esistono anche un 120GB e un 240GB.
E’ quadrato, piccolo, ben rifinito, compatto e leggero (è probabile che siano i motivi dietro alla commercializzazione come “portatile” 🙂 ), ha la porta USB3 e cos’altro dire? Ah! Si, intorno c’è un bordo di gomma che, dico la verità, non mi sembra serva a molto… ma al tatto da soddisfazione.
Ok, a parte la forma, che dice e non dice, l’oggetto l’ho usato sul mio iMac 27″ prima e sul Surface 3 poi. E’ un missile! Soprattuto con il Surface 3, prodotto che amo ma che dal lato storage fa alquanto schifo, mi ha decisamente aiutato a fare dei lavori che avevo rinunciato a fare quando sono in viaggio (e io viaggio molto!).
L’ho provato in diverse situazioni e, in tutti i casi, il limite mi è quasi sempre sembrato il computer che stavo utilizzando (le porte USB ad esempio). Come dicevo, il Surface ha cambiato aspetto con questo oggetto. Mi capita spesso di registrate dei podcast e ho fatto un po di editing su questo SSD invece che su quello interno (di solito sono fra 150MB e 200MB di audio, quasi tutto non compresso). È tutto più veloce e immediato e i tempi morti vengono annullati. L’ho anche usato sul Mac per fare dei montaggi video (1080p) e vi assicuro che è decisamente meglio dell’SSD interno. Veramente un bel prodotto, in una parola: soddisfacente. Per esempio, ho copiato una cartella con le immagini che uso per il blog a 50MB/sec di media (tutte fra i 3 e i 5MB, circa 1GB di dati)… e vi assicuro che è la prima volta che ho visto una cosa così sul Surface!
Non tutti gli SSD sono uguali
I dischi SSD sono degli oggetti complicati ed hanno un modo di funzionare molto diverso da quello dei dichi meccanici. Le scritture dovrebbero sempre essere ottimizzate per essere sfruttati al meglio, cosa che spesso non avviene con gli OS e i Filesystem che usiamo sui PC, quindi l’SSD deve fare molto lavoro internamente. Non mi dilungo su come funziona la memoria Flash, ma sta di fatto che il controller che c’è sul disco ha un ruolo fondamentale. Le prestazioni di questi oggetti possono essere eccellenti, a volte strabilianti, ma possono peggiorare in maniera drastica con il tempo. A volte basta utilizzarli intensamente per pochi minuti per vedere un peggioramento delle prestazioni più che significativo (con un andamento altalenante, soprattutto in scrittura, dovuto a tutta una serie di attività di garbage collection che il processore interno nel disco è costretto a fare).
Il prodotto SanDisk che ho utilizzato non ha questo tipo di problema o, meglio, non sono riuscito a crearlo… cosa che invece riesco a fare con il disco del mio Mac (fra l’altro il mio computer primario). Questo purtroppo è un problema che, se uno non lo sa, lo scopre quando è troppo tardi (oppure perchè volevi risparmiare).
Nota finale
Il SanDisk Extreme 500 è bel prodotto, fatto da un’azienda che ho avuto modo di conoscere in passato per i loro prodotti Datacenter, ed anche se in questo caso si parla di una fascia di prodotti diversi, immagino che ci siano diverse tecnologie che vengono ereditate dai prodotti consumer (o almeno lo spero).
Come dicevo, tutti dovrebbero usare SSD sui loro PC, almeno come disco primario. Un disco esterno potrebbe essere un buon compromesso non solo come unità esterna da portare in giro… ma anche come soluzione temporanea, e facile da adottare, per allungare la vita del proprio PC (anche se poi per fare quello forse sarebbero meglio prodotti come il 900, che è anche più capiente, ma costa di più).