La settimana scorsa ho partecipato ad un webinar organizzato da B-cloud e ho avuto modo di parlare di SDS (software-defined storage). E’ sempre complicato parlare di questi argomenti, spesso perchè sono delle buzzword e, da quella che poteva essere una definizione originale, ogni vendor aggiunge del suo complicando le cose, dando una viosne spesso distorta e rendendo tutto molto più difficile.

Non è quindi facile, soprattutto quando si cerca di semplificare I concetti per portarli ad un pubblico più ampio. A volte infatti, è proprio la semplificazione che porta a conclusioni che possono risultare sbagliate o incomplete.

Un esempio pratico

nuage_VerticalLogo_web_RGB_large-300x146Questa settimana, dove sto visitando diverse aziende qui nella Silicon Valley, mi è successo la stessa cosa da spettatore e con due aziende Nuage networks e BigSwitch.

Entrambe hanno dei prodotti che sembrano decisamente interessanti e risolvono problemi diversi… ma, da un punto di vista marketing, hanno un approccio simile che può trarre in inganno proprio per il fatto che usano gli stessi concetti di base per descrivere cose del tutto diverse!

Cerco di spigarmi meglio

bsn-logo-rgb-150Nuage è un diretto concorrente di Vmware NSX, più sofisticato sotto alcuni aspetti, con un supporto di piattaforme più ampio e alcune funzionalità incredibilmente interessanti (come il supporto per I branch offices, attraverso uno specifico appliance).
Diciamo che è anche facile da capire perchè molti dei concetti di base sono noti e, anche se implementato diversamente, sono simili a quelli di Nicira, OpenFlow e OpenvSwitch.

Dall’altro hai BigSwitch che permmette, attarverso HW open, di installare un suo sistema operativo sugli switch e di organizzare il layer fisico in modo molto più efficiente, veloce ed elastico attraverso un controller che da una visione generale di insieme permette di effettuare configurazioni su grandi sistemi applicando regole e politiche.

Ora, fatto salvo che in entrambi I casi si fa un uso veramente ampio dei concetti di separazione del control plane dal data plane (alla base del software-defined networking)… questi due prodotti fanno due lavori totalmente diversi. E lo stesso capita nel mondo dello storage…. Il primo riesco più facilmente a ricondurlo al concetto “classico” di software-defined, per l’altro mi è più difficile (senza comunque mettere in discussione la qualità della soluzione). E a volte lo ancora di più nel mondo dello storage proprio per la moltitudine di casi d’uso e tipologie di storage che ci sono.

Nota finale

Software defined quindi, come in passato è successo per il cloud ad esempio, è veramente una parola che ha perso di significato e che può nascondere tecnologie anche molto diverse fra di loro. A volte è veramente difficile fare comparazioni e per gli utenti diventa impossibile capire il valore delle soluzioni. Spero che quindi, come successo per il cloud in generale, si arrivi presto ad una normalizzazione o, quantomeno, ci sia un livellamento della cultura generale per poter poi tornare veramente a parlare di problemi e soluzioni con una lingua comune.

Disclaimer: Sono stato invitato a questi meeting da Condor Consulting Group e loro hanno pagato per il viaggio e l’alloggio. Non sono stato ricompensato in alcun modo per il mio tempo e non sono in obbligo di scrivere articoli. In ogni caso, i contenuti di questi articoli non sono concordati, rivisti o approvati dalle aziende menzionate o da altri al di fuori del team di juku.