Durante la mia ultima visita nella Silicon Valley ho conosciuto Praerit Garg, uno dei fondatori di Symform. Questa startup americana è una di quelle che sta puntando sullo storage pere-to-peer con un modello di business intrigante, e tutto da verificare.

Come funziona

Symform fornisce uno servizio cloud che si presenta all’utente come uno share di rete virtuale in cui copiare i file. Non è stato inventato per la velocità ma con l’obiettivo di avere spazio a basso costo per fare backup e altre attività in cui le richieste di performance non sono elevate.
Tecnicamente parlando il client effettua tutta una serie di attività di deduplica, crittografazione del dato, separazione in blocchi e creazione dei dati di parità per poi sparpagliare i dati su internet in diversi siti.
Quello che è interessante è che quelli che ho appena definito “siti” in realtà sono altri client come il tuo! In questo modo si è già creata una rete globale in tutto il mondo che sta ospitando 8 PetaByte di dati!
Il client Symform è presente anche in molti NAS di tipo SMB (tipo quelli prodotti da QNap o Netgear) e la funzionalità può essere attività in modalità trasparente.
Il lavoro di Symform, oltre a fornire il client, è quello di controllare la stabilità del network e dei singoli nodi, in pratica non gestisce direttamente spazio disco o datacenter di sua proprietà.
Il servizio ha un costo basso ma, se si preferisce, si può avere spazio gratis mettendo a disposizione dello spazio disco per far salvare dati di altri. Con un fattore di 2:1 (ogni 2GB messi a disposizione se ne riceve uno disponibile on line) il servizio è gratis.
In pratica Symform compra il tuo spazio disco per rivenderlo ad altri!

Geniale!

Il business model è geniale. Symform oggi non sta guadagnando dalla vendita di spazio all’utente finale: sono pochi quelli che stanno pagando, la maggior parte preferisce usare il meccanismo che ho descritto sopra. L’obiettivo di symform è più ambizioso, stanno raccogliendo Petabyte di spazio disco che potrebbero poi rivendere a chi li chiede e per i servizi più disparati! Non so se, e in che termini, questo modello di business potrà funzionare ma è sicuramente una cosa nuova che non avevo mai visto e che terrò d’occhio sicuramente.

Nota finale

Sarò sincero, il prodotto non ho ancora avuto modo di provarlo (ma lo farò). L’idea mi piace un sacco ma sono conscio che si tratta di un prodotto per prosumer o per pochi posti di lavoro (nel caso dell’uso con un NAS), chissà se in futuro si troveranno applicazioni più enterprise. Il pere-to-peer storage si sta confermando come un settore decisamente interessante!

Disclaimer: Sono stato invitato a questo meeting da Condor Consulting Group e loro hanno pagato per il viaggio e l’alloggio. Non sono stato ricompensato in alcun modo per il mio tempo e non sono in obbligo di scrivere articoli. In ogni caso, i contenuti di questi articoli non sono concordati, rivisti o approvati dalle aziende menzionate o da altri al di fuori del team di juku.