VMware ha una leadership indiscutibile nel mercato della virtualizzazione ma Hyper-V sta guadagnando terreno e il numero delle soluzioni storage che possono godere delle funzionalità specifiche messe a disposizione da Microsoft sta diventando sempre più rilevante.

Meglio di VMware

Con l’introduzione di Windows Server 2012 (e Hyper-V Server 2012), Microsoft ha aggiunto molte nuove e interessanti funzionalità storage alla sua piattaforma. La lista è molto lunga ma, per me, le più importanti sul lato virtualizzazione e storage sono: Storage spaces, SMB3, ODX la deduplication e il supporto di SMI-S per l’integrazione con lo storage.

In alcuni casi Microsoft sta facendo addirittura meglio di VMware. Se compariamo il supporto SMB3/Hyper-V con NFS/ESXi non è difficile trovare un vincitore (e non è colpa di NFS!): funzionalità come scale-out SMB, SMB Direct, SMB Multichannel, transparent failover, VSS per SMB sono le più visibili e fanno di SMB una scelta affidabile, performante e più efficiente. I vendor primari stanno rilasciando il supporto per SMB3 e Hyper-V e questa sta diventando velocemente l’opzione storage più interessante per Hyper-V (specialmente se consideriamo che dall’altra parte abbiamo CSV!).

Supporto SMI-S

Un’ottima mossa da parte di Microsoft è stata quella di puntare su SMI-S (Storage Management Initiative – Specification). Questo è uno standard ISO disegnato e mantenuto da SNIA (ora siamo alla v. 1.6) e certificato con più di 800 prodotti hardware. Hyper-V usa SMI-S per fare il provisioning e il management di sistemi storage di diversi vendor con il solo bisogno di avere un provider SMI-S specifico (per farla semplice: un piccolo componente software che converte comandi SMI in comandi nativi. Questo può essere interno all’array o implementato separatamente su un server/proxy separato). Il tutto rende più agevole, dal punto di vista dei vendor, lavorare con Microsoft. Anche gli utenti ne giovano perchè possono trovare una soluzione certificata con facilità.

Ma c’è di più

logo-gridstoreFino ad ora ho menzionato due esempi di protocolli che i vendor forniscono a tutti i loro clienti e per i quali Hyper-V viene supportato di conseguenza e senza molto impegno specifico. Fortunatamente qualcuno sta facendo di più.
La scorsa settimana, grazie allo Storage Field Day 4, ho incontrato GridStore per la seconda volta e sono rimasto impressionato.
Alla prima riunione che ebbi con loro, circa un anno fa, rimasi abbastanza indifferente. A quel tempo il prodotto sembrava decisamente poco interessante ma ora le cose sono cambiate.

Gridstore ha cambiato il suo focus ed è passata da un prodotto general purpose per la gestione dei file su ambienti Windows Server a storage primario per ambienti Hyper-V. Rimane 100% compatibile con Windows ma questo è il primo storage realmente ottimizzato per Hyper-V
Il design di GridStore è interessante sotto molti aspetti garantendo uno storage 100% scale-out e un controllo molto granulare sulle VM. L’architettura è basta su un virtual controller lato server e dei nodi intelligenti che ospitano i dischi. In pratica il vController è un software installato, come fosse un device driver, all’interno di ogni server del cluster Hyper-V e ha il compito di gestire tutto l’I/O, ottimizzare il traffico e parlare con gli storage node. Grazie all’architettura e la forte integrazione con gli strati software superiori è possibile avere funzionalità anche molto sofisticate come le snapshot a livello di VM, il QoS e prestazioni generali molto buone che scalano linearmente con l’aggiunta di nuovi nodi. Non è privo di difetti (ricamo che questa potrebbe essere considerata la v 1.0 del prodotto di nuova generazione) ma se fossi un utente Hyper-V lo terrei sicuramente in considerazione.

Nota finale

Questa è la prima volta che trovo un sistema di storage “ottimizzato per Hyper-V”. Per diversi aspetti, mi ricorda Tintri (in una comparazione teorica con il mondo VMware) ma con caratteristiche ancora più interessanti (come lo scale-out o l’integrazione VSS).

In ogni caso Microsoft sta facendo dei grandi sforzi sul lato storage ed è encomiabile per questo, è anche interessante notare che i endor se ne rendono conto e iniziano a tenerne conto…
Se siete interessati ad approfondire ulteriormente, vi segnalo che recentemente ho scritto un paper proprio su Windows Server e i benefici che si possono ottenere con le nuove funzionalità storage (qui il link).