Se si leggono i dati che Oracle ha presentato nell’ultimo trimestre non c’è dubbio l’azienda sta iniziando a subire le conseguenze di scelte forse troppo sfrontate.

Le nuove licenze vendute sono in calo. I clienti, soprattutto quelli che vengono dalle aziende acquisite (sia software che hardware), quando possono fuggono e chi può, se può, compra licenze da altri vendor. Non so esattamente, ma penso che la politica di coercizione praticata fino ad adesso inizia a scricchiolare!

Oracle dovrebbe iniziare a cambiare rotta per tempo e riacquistare, prima di tutto, la fiducia dei suoi clienti, ascoltarli e smetterla di trattarli come vacche da mungere. Poi dovrebbe sicuramente migliorare i suoi prodotti (soprattuto quelli legati all’hardware, che stanno letteralmente scomparendo dal mercato) e aprirsi un po di più all’integrazione con i prodotti di terze parti.

Nota finale

Non è più come una volta, non c’è solo il DB classico: Nei nuovi mercati come Big Data Oracle è in rincorsa, non è considerata il leader e tutti si guardano bene da vincolarsi nuovamente con loro su progetti di questo tipo. La situazione, fra l’altro, può solo peggiorare: il cloud e soluzioni innovative di nuova generazione possono creare ulteriori problemi. Spero solo che Oracle si accorga del trend e inizi al più presto a porvi rimedio.